David Lynch è tornato a parlare del suo film di Dune ammettendo che vorrebbe sistemarlo in qualche modo, anche se probabilmente i fan non ne vedranno mai una director's cut.
Il filmmaker, intervistato da The A.V. Club, ha accennato al poco successo ottenuto dal suo adattamento dei romanzi di Frank Herbert.
Il regista David Lynch, commentando il film del 1984, ha dichiarato: "Dune... Mi hanno chiesto 'Non vorresti tornare indietro e modificare Dune?'. Ed ero così depresso e disgustato dal film, sapete? Voglio dire, ho amato tutte le persone con cui ho lavorato, erano fantastici. Ho amato tutti gli attori. Ho amato la troupe. Ho amato lavorare in Messico".
Il filmmaker ha poi aggiunto: "Ho amato tutto tranne il fatto di non aver potuto decidere il montaggio finale. E ho persino amato Dino De Laurentiis, che non mi ha dato ciò che volevo. E Raffaella, la produttrice, che è sua figlia, le ho voluto bene".
Lynch ha però ribadito: "Si è trattato per me di un'orribile tristezza e di un fallimento e se potessi tornare indietro, ho pensato, magari tornerei a lavorarci".
Il regista ha immediatamente chiarito: "Ma non accadrà".
David ha inoltre spiegato che non c'è del materiale utile nascosto in qualche cassaforte che possa essere usato: "Fin dall'inizio ho saputo quello che voleva Dino e quello che avrei potuto realizzare e ciò che non sarei riuscito a ottenere. Quindi ho iniziato a svenderlo ed è una storia triste, patetica e ridicola. Non riesco a ricordarmelo, quella è la cosa strana. Non mi ricordo. Quindi potrebbe essere interessante, potrebbe esserci qualcosa (da recuperare). Ma non penso sia qualcosa di valore".