Animazione, avventura, arti marziali e uno spaccato sui cambiamenti della società in estremo oriente. Saranno questi i temi centrali della 4° edizione del Dragon Film Festival, rassegna dedicata al meglio della cinematografia da Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan, che si terrà dal 18 al 23 aprile tra il cinema La Compagnia Firenze (via Cavour, 50r) e il Museo del Tessuto di Prato (via Puccetti 3). La manifestazione quest'anno propone un ricco cartellone con circa 14 titoli tra lavori premiati nei festival di tutto il mondo e pellicole campioni d'incassi, di cui molte in prima Italiana, e si svolgerà in parallelo tra le due città toscane per continuare il fruttuoso dialogo già portato avanti durante le precedenti edizioni con una delle più importanti comunità cinesi in Italia.
La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell'associazione FEAA, Florence Eurasia Association, costituisce l'appuntamento conclusivo della Primavera di Cinema Orientale.
APERTURA E CHIUSURA
L'inaugurazione del festival, martedì 18 aprile al Museo del Tessuto di Prato, sarà affidata a I'm not Madame Bovary di Feng Xiaogang, originalissima commedia cinese presentata a Toronto e vincitrice del 64/mo San Sebastian Film Festival, con protagonista la superstar Fan Bingbing. Al centro della storia c'è Li Xuelian, una donna accusata di adulterio dal marito truffaldino che affronterà dieci anni di scontri legali per avere la sua rivalsa, ingaggiando battaglia prima con la giustizia provinciale e poi con quella nazionale, arrivando a causare sconquassi politici persino a Pechino. La serata di chiusura, domenica 23 aprile, si terrà invece in contemporanea nelle due sedi dell'evento: al cinema La Compagnia di Firenze sarà all'insegna dell'avventura con The Grandmaster, ultimo lavoro del cineasta di Hong KongWong Kar-Wai basato sulla vita del maestro di arti marziali Yip Man, mentore di Bruce Lee, mentre al Museo del Tessuto sarà protagonista il cinema di Taiwan con The Assassin " di Hou Hsiao-hsien, splendida opera in costume ambientata nella Cina del VIII secolo e vincitrice del premio per la Miglior regia al 68/mo Festival di Cannes, che racconta la vicenda di una killer professionista tra dilemmi morali, intrighi di potere e paesaggi spettacolari.
CINA CONTINENTALE
Selezionate in collaborazione con il Beijing International Film Festival, le opere in programma raccontano la Cina Continentale attraverso i suoi migliori e più recenti lavori cinematografici, in una carrellata che attraversa una delle nazioni più affascinanti del mondo. Tra i titoli da segnalare City of Life and Death, narrazione dolorosa del Massacro di Nanchino, uno dei capitoli più oscuri della seconda guerra sino-giapponese, realizzata in un elegante bianco e nero, e The Last Supper, che segue le lotte di palazzo durante la dominazione di Liu Bang, imperatore e fondatore della dinastia Han, tra sospetti, tranelli e tradimenti; entrambi firmati dal pluripremiato cineasta Lu Chuan. Spazio all'animazione con Where's the Dragon di Foo Sing Choong. Il drago dello zodiaco cinese è sparito e il mondo precipita nel caos; tra mille ostacoli e peripezie l'unica in grado di riportare l'armonia sarà una bambina affiancata da tre simpatici animali, il maiale, la pecora e il cavallo che popolano il calendario tradizionale. Da non perdere Mojin: the lost legend del cineasta cinese di origini mongole Wuershan: una coinvolgente avventura in 3d tra cacciatori di tombe, avventurieri e affaristi senza scrupoli sulle tracce di un'antica formula per risvegliare i morti. In programma anche Chongqing Hot Pot di Yang Qing: quattro amici squattrinati coinvolti in un colpo al caveau di una banca.
HONG KONG
Hong Kong sarà rappresentato da Little big master di Adrian Kwan (ospite del festival), che aprirà la manifestazione al cinema La Compagnia di Firenze mercoledì 19 aprile: la storia vera di un'insegnante e della sua battaglia per salvare un piccolo asilo e i suoi cinque alunni, in un commuovente inno agli eroi che ogni giorno realizzano quasi inosservati grandi imprese, candidato a 5 Hong Kong Film Awards. Si continua con Office, commedia musicale firmata dal guru dell'azione Johnnie To, mentre per gli appassionati dell'horror c'è Keeper of Darkness di Nick Cheung, una sinistra vicenda di esorcismi e spiriti vendicativi. Gli amanti della commedia romantica troveranno pane per i loro denti con Return of the Cuckoo di Patrick Kong, pellicola tratta da una celebre e omonima serie tv che racconta la storia d'amore tra il fattorino Man-Cho e Kei-Kei, una ragazza muta che comunica unicamente attraverso il linguaggio dei segni. Spazio al documentario con In Search of Perfect Consonance, firmato dalla regista premio Oscar Ruby Yang, che segue 25 anni di storia dell'Asian Youth Orchestra, costituita per promuovere la pace nelle nazioni asiatiche. A conclusione The Way We Dance di Adam Wong, ambientato nel sottobosco underground delle sfide di danza hip hop.
TAIWAN
Per Taiwan in programma The Assassin del maestro Hou Hsiao-hsien. La giovane Nie Yinniang è stata addestrata a divenire una spietata assassina dalla suora che l'ha allevata fin da quando era piccola, con il compito di eliminare i molti funzionari corrotti che fomentano la ribellione nelle province dell'Impero. Quando si rifiuta di portare a termine uno dei suoi incarichi per pietà della vittima, come estrema prova della sua formazione viene incaricata di uccidere un governante militare di nome Tian Ji'an, suo cugino e promesso sposo di gioventù. Per informazioni: www.dragonfilmfestival.com.
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