Dragon Ball Super - Broly 2 potrebbe essere annunciato il 9 maggio, in occasione del Goku Day (data scelta perché in giapponese i numeri 5 e 9 si pronunciano rispettivamente go e ku). Lo ha svelato un utente di Twitter, postando uno screenshot di un comunicato della Toei Animation che è accidentalmente andato online con qualche giorno di anticipo (il link a cui rimandava è ora morto).
Domani dovrebbe quindi esserci l'ufficialità di un nuovo film di Dragon Ball Super, in arrivo nel 2022, quattro anni dopo l'uscita del capostipite che continuava la storia raccontata nei 131 episodi della serie televisiva, conclusasi poco prima della transizione cinematografica. Il primo film è notevole per l'introduzione canonica della nuova versione di Broly, villain che fa parte del franchise dal 1993 e che in occasione della versione Super è stato appositamente reinventato e aggiornato.
Dragon Ball Super: Broly, la recensione - Un'onda energetica di nostalgia (e non solo)
Dragon Ball è nato nel 1984 come manga a firma di Akira Toriyama, pubblicato ininterrottamente fino al 1995 (a oggi, soprattutto grazie alle raccolte in volume, è il terzo manga più venduto di sempre nel mondo). Dal 1986 esiste anche sotto forma di anime, con quattro serie e una ventina di lungometraggi, di cui i più recenti con la partecipazione attiva di Toriyama.
Dragon Ball: le origini del cult di Toriyama tra manga e anime
Nel 2009 è uscito anche un adattamento live-action di produzione americana, Dragonball Evolution, accolto negativamente da critici e fan per la scarsa qualità e poca aderenza al canone originale (molti appassionati hanno contestato soprattutto la scelta di affidare i ruoli di personaggi giapponesi ad attori statunitensi). È stato un insuccesso commerciale (ha incassato meno del doppio del budget), portando alla cancellazione immediata dei due sequel previsti. Attualmente i diritti sono in mano alla Disney, in seguito all'acquisizione del catalogo 20th Century Fox, ma non ci sono piani per un nuovo film americano basato sul franchise.