Donald Trump, Fox News interrompe la sua portavoce: "Senza prove, non si può trasmettere questa roba" (VIDEO)

Anche Fox News si dissocia dalle accuse di Donald Trump all'indirizzo dei democratici e interrompe in diretta la sua portavoce che parla di frode elettorale.

Donald Trump sembra avere perso anche l'appoggio di Fox News, che ieri sera ha interrotto il discorso della sua portavoce, Kayleigh McEnany, intenta ancora una volta ad accusare il partito democratico di frode elettorale.

Il copione si ripete, dunque, rispetto a quanto accaduto qualche giorno fa, ma con un'aggravante importante: la Fox di Rupert Murdoch, tra i grandi network americani, è il più vicino ai repubblicani e al presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump. Era stata proprio Fox infatti, in più occasioni, a condannare le società di big tech come Facebook e Twitter per le continue segnalazioni ai danni di Trump, ma in questa occasione l'anchorman, Neil Cavuto, ha ritenuto di non poter fare altrimenti.

Come si vede nella clip condivisa via social, mentre la portavoce di Donald Trump, Kayleigh McEnany, stava accusando i democratici di aver rubato le elezioni USA 2020, sostenendo così la linea del presidente uscente, Cavuto ha interrotto il collegamento con la sala stampa della Casa Bianca commentando: "Sta dicendo cose gravissime, accusa gli avversari di aver imbrogliato. A meno che non abbia elementi concreti per sostenere una simile tesi, non si può continuare a trasmettere questa roba".

La spaccatura all'interno di una delle emittenti più conservatrici si fa a questo punto sempre più evidente: nei giorni scorsi i giornalisti delle news quotidiane avevano chiesto a gran voce alla famiglia Murdoch di mettere da parte per una volta l'interesse economico e agire nell'interesse degli spettatori, dissociandosi dalla linea dura e pericolosa portata avanti da Donald Trump e dai suoi fedelissimi.
Un chiaro segnale di inversione di rotta, però, era già arrivato proprio da Rupert Murdoch: non solo si è sempre detto convinto che Trump non sarebbe stato rieletto, ma, alla telefonata furibonda di Donald J. che gli ordinava di smentire il risultato dell'Arizona, aveva personalmente risposto con un sonoro rifiuto.