Un portavoce di Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione in cui promette azioni legali contro i registi coinvolti nella realizzazione di The Apprentice, specialmente per via della scena di stupro presente nel film.
Il film su Trump, Roy Cohn e l'ex moglie Ivana è stato presentato ieri a Cannes dove ha ricevuto una standing ovation di circa 11 minuti. Le recensioni non hanno gridato comunque al capolavoro, ma si sono abbastanza divise. Sebastian Stan interpreta Trump, Maria Bakalova è Ivana e Jeremy Strong è Cohn.
Trump furioso
La pellicola include una sequenza in cui Trump, schernito da Ivana, fa sesso con lei con la forza. Immediata quindi la reazione del Tycoon ed ex-Presidente degli Stati Uniti, che tramite il suo portavoce ha minacciato azioni legali:
"Presenteremo un'azione legale per rispondere alle affermazioni palesemente false di questi finti registi. Questa spazzatura è pura finzione che sensazionalizza bugie che sono state a lungo sfatate. Come nel caso del processo illegale a Biden, si tratta di un'interferenza elettorale da parte delle élite di Hollywood, che sanno che il Presidente Trump riconquisterà la Casa Bianca e batterà il loro candidato preferito perché nulla di ciò che hanno fatto ha funzionato".
Il film non sarà distribuito?
La scena in questione vede Ivana regalare a Trump un libro sull'orgasmo femminile. Trump furioso dice alla moglie che non è più attratto da lei. I due litigano e poi Trump la getta a terra, fa sesso con lei e grida: "È il tuo punto G? L'ho trovato?".
The Apprentice è ancora alla ricerca di un distributore e questa causa complicherà senza dubbio le cose. Secondo quanto riferito, uno degli investitori del film, il miliardario Dan Snyder, è arrabbiato per il fatto che la scena dello stupro sia stata inserita nel montaggio finale e ha minacciato di non far distribuire il film. Snyder, repubblicano e sostenitore di Trump, ha una società di investimenti cinematografici che avrà molta influenza sulle modalità di vendita del film.