Arriva oggi, 12 ottobre, al cinema DogMan, nuova fatica di Luc Besson interpretata da un mimetico Caleb Landry Jones. Dopo la prima mondiale in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola approda nelle sale italiane distribuita da Lucky Red.
Luc Besson torna dietro la macchina da presa a distanza di cinque anni da Anna per rivisitare il genere che più lo attrae, il dark thriller, ma stavolta crea un personaggio assolutamente fuori dal comune. Un uomo/bambino con la propensione per la teatralità e il travestimento che conduce un'esistenza davvero unica circondato da decine di cani.
A fianco dello strepitoso Caleb Landry Jones, la cui collaborazione con Luc Besson è stata definita "un paradiso" dallo stesso regista, nel cast spiccano Jojo T. Gibbs, Christopher Denham e Marisa Berenson. Scopriamo insieme tutto quello che c'è da sapere su DogMan.
La sinossi di DogMan
Scritto e diretto da Luc Besson, DogMan è incentrato sulla storia di Douglas Munrow, giovane uomo di New York che viene fermato dalla polizia al volante di un furgone in trucco e abiti femminili dopo un incidente. Insieme a lui, un nutrito gruppo di cani che fuggono dopo il botto. Portato in stazione, l'uomo racconta la storia a una psichiatra che collabora con la polizia. Mentre a poco a poco Doug si apre, una serie di flashback ricostruiscono la sua atroce infanzia, l'amore per i cani, l'incidente che lo ha reso semiparalizzato e i guai con un gangster che hanno causato l'incidente in cui è stato coinvolto.
Tempo di bilanci per Luc Besson
Mentre cerchiamo di stabilire perché DogMan è il miglior film di Luc Besson dai tempi di Léon (a parere nostro), il regista francese fa il bilancio sulla carriera, consapevole che spesso, dopo una certa età, la vena creativa si inaridisce: "È davvero difficile quando arrivi a 60 anni, perché non sai se la tua carica creativa si è esaurita. Uno sportivo lo sa: ha un cronometro. Ma con un artista non si sa mai", ha detto all'Hollywood Reporter. "Non voglio mai fare un film di troppo e sentire la gente dire 'Oh, prima era così bravo'. Quindi cero di capire se ho ancora qualcosa da dire e, per ora, dire proprio di sì. Quindi forse ho ancora una o due cose in serbo".
Come evidenzia la nostra recensione di DogMan, Doug, il personaggio interpretato da Caleb Landry Jones, trascina la poetica del regista in territori più cupi ed emotivamente sconvolgenti rispetto ad altri suoi lavori:
"Il mio primo film l'ho realizzato quando avevo 19 anni e ora ne ho 63, quindi mi ci sono voluti 50 anni per consolidare la mia poetica. Oggi penso di potermi esprimere un po' meglio e forse so cosa voglio dire con maggior chiarezza, quindi è un'evoluzione normale. Ma cerco di essere più interessante. Per me però DogMan non è affatto buio, è molto colorato".