Il regista Scott Derrickson si è aperto rivelando i veri motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la regia di Doctor Strange nel Multiverso della follia.
Scott Derrickson ha diretto il primo film standalone di Doctor Strange nel 2016, con Benedict Cumberbatch, Benedict Wong, Rachel McAdams, Tilda Swinton e Mads Mikkelsen. La pellicola ha introdotto nell'MCU il personaggio di Stephen strange, lo Stregone Supremo interpretato da Cumberbatch. Derrickson avrebbe dovuto tornare per dirigere il sequel, ma si è ritirato quasi subito dal progetto per via di quelle che erano state definite "differenze creative" con Marvel, sebbene sia rimasto a bordo come produttore esecutivo.
Al posto di Derrickson, Marvel ha chiamato il regista di Spider-Man Sam Raimi, che ha dato una netta svolta horror alla pellicola determinandone in buona parte l'incredibile successo. Attualmente Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha superato i 703 milioni di dollari al box office globale.
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In una nuova intervista con Empire Magazine (tramite SyFy), Scott Derrickson getta una nuova luce sulla sua brusca uscita dal progetto spiegando che il vero motivo non sarebbero state tanto le divergenze creative con Marvel quanto il suo benessere mentale. Il regista ha svelato di essere stato in terapia "per un certo numero di anni affrontando traumi della prima infanzia" per essere cresciuto in un quartiere e in una famiglia violenti, un problema con cui era ancora alle prese:
"Tutti sono stati picchiati con una cintura - o peggio. Ci sono state molte emorragie e liti. La violenza sempre presente era la natura di quel quartiere operaio".
Derrickson ha fatto luce anche sulla sua relazione con la Marvel, specificando: "Contrariamente ai pettegolezzi, è stato tutto molto amichevole quando me ne sono andato e ci lavorerei di nuovo". Detto questo, il regista non ha rimpianti per aver lasciato il film, aggiungendo che sente di aver preso la decisione giusta passando a Black Phone:
"Ho fatto il film che dovevo fare, all'epoca in cui dovevo farlo".