Doc - Nelle tue mani: stasera in TV su Rai1 via alle repliche della fiction con Luca Argentero

Stasera su Rai1 alle 21:25 torna in TV Doc - Nelle tue mani, la fiction con Luca Argentero, che ci terrà ancora un volta compagnia per diverse settimane grazie alle repliche della prima stagione.

Doc - Nelle tue mani torna in TV e lo fa stasera su Rai1 alle 21:25 con l'appuntamento che inaugura il ciclo di repliche. Tratta dalla storia vera di Pierdante Piccioni (raccontata nel libro autobiografico "Meno dodici"), la fiction, interpretata da Luca Argentero e Matilde Gioli, è stata uno dei più grandi successi della scorsa stagione televisiva e si prepara a tornare con la seconda stagione nel 2022.

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Doc - Nelle tue mani: Luca Argentero inuna scena della serie Rai

Quella che andrà in onda oggi, giovedì 24 giugno 2021, sarà la prima puntata di Doc - Nelle tue mani, composta dai primi due episodi, Amnesia e Selfie. La vita del professor Andrea Fanti (Luca Argentero), brillante primario di Medicina Interna, è sconvolta quando il padre di un paziente morto nel reparto gli spara un colpo di pistola alla testa. Andrea sopravvive, ma perde la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita. Quando si risveglia fatica a riconoscere i suoi colleghi, la sua famiglia e l'uomo che era diventato.

Andrea viene ricoverato nel reparto di Medicina Interna, nella speranza che col passare del tempo il luogo a lui più familiare lo aiuti a recuperare i ricordi. Giulia segue la sua riabilitazione, ma si trova ad avere a che fare con un uomo diverso da quello che conosceva. E mentre Andrea cerca di fare i conti con la sua nuova condizione, si lascia coinvolgere dal caso medico del suo compagno di stanza, Jacopo, un ragazzino con una patologia complessa e un inconfessabile segreto.

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Doc - Nelle tue mani è diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco e scritta da Francesco Arlanch e Viola Rispoli. Ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, la serie racconta la malattia come possibilità di nuova occasione, di cambiamento, di sfida. Quando non è grave al punto da mettere in pericolo la vita stessa, forse può essere la strada per la ricerca del senso più profondo dell'esistenza.