La discussione sullo scrittore francese Alexandre Dumas nel film Django Unchained, tra i personaggi King Schultz e Calvin Candie, ha livelli multipli di lettura. Schultz si chiede cosa penserebbe Dumas, di cui Candie è teoricamente un estimatore avendo chiamato uno dei suoi schiavi D'Artagnan, della discriminazione contro i neri negli USA, al che Candie risponde che probabilmente si tratterà di un francese dal cuore delicato. Schultz risponde "Alexandre Dumas è nero."
Dumas, ancora vivo all'epoca degli eventi del film (1858), era di origine africana da parte di padre, e il commento di Schultz ha una duplice funzione: spiazza Candie, il quale è scioccato quando scopre che uno dei suoi tanto amati intellettuali francesi è di etnia mista, e mette anche in evidenza l'ignoranza dell'antagonista, che sostiene di essere francofilo ma non sa praticamente nulla della cultura francese, avendo dato a uno schiavo il nome di un personaggio che si opporrebbe a tale pratica (la sua ignoranza è sottolineata anche dal suo uso della valenza "scientifica della frenologia, che in realtà era già stata screditata vent'anni prima). C'è anche un inside joke a livello di casting: Leonardo DiCaprio è stato il figlio illegittimo di D'Artagnan nel film La maschera di ferro.
Rango e Django Unchained: due eroi senza catene nel western post-moderno
Django Unchained contiene anche un bel gioco linguistico legato alla Francia, quando Schultz si congeda per l'ultima volta da Candie e, anziché il solito Auf Wiedersehen (che significa letteralmente "Arrivederci") opta per la parola inglese goodbye, poiché non intende rivedere lo schiavista. In francese, lingua che Schultz dimostra di conoscere bene, la distinzione esiste, con la possibilità di dire adieu oppure au revoir.
Quentin Tarantino a Roma con il cast di Django Unchained
E proprio il fattore linguistico crea un piccolo legame tra DiCaprio e Christoph Waltz per quanto riguarda il precedente film di Quentin Tarantino: per la parte di Hans Landa in Bastardi senza gloria fu considerato DiCaprio, ma il regista decise di puntare su qualcuno che sapesse perfettamente il tedesco e il francese. Waltz fu scritturato, dando così inizio a una carriera hollywoodiana all'età di 52 anni.