Dopo il raccapricciante The Substance, Demi Moore ha annunciato il suo prossimo progetto. L'attrice si accinge a recitare in I Love Boosters, nuova fatica del regista Boots Riley. Al suoi fianco un ricco cast che comprende Keke Palmer, Naomi Ackie e LaKeith Stanfield. Le riprese prenderanno iol via nelle prossime settimane.
Al centro della storia una banda di taccheggiatori e truffatori che prendono di mira un'esperta di moda. Aaron Ryder e Andrew Swett producono la pellicola con la loro Ryder Picture Company assieme a Allison Rose Carter e Jon Read di Savage Rose Films. Neon finanzierà il film con Waypoint Entertainment.
Boots Riley è un artista eclettico che lavora sia nella musica che nel cinema che nella musica come regista, produttore e sceneggiatore. È noto soprattutto per il suo film d'esordio del 2018, Sorry to Bother You, con LaKeith Stanfield e Tessa Thompson. Riley ha anche creato la miniserie originale Amazon I'm a Virgo con Jharrel Jerome.
Demi Moore e l'eterna giovinezza
Scopriamo insieme la recensione di The Substance, nuova fatica di Demi Moore in arrivo nei cinema italiani il 30 ottobre. Nel film la diva interpreta Elisabeth Sparkle, attrice premio Oscar considerata ormai superata da un crudele dirigente televisivo (Dennis Quaid) che finanzia il suo impero di video di allenamenti a fine carriera prima di staccare la spina alla ricerca di una nuova star più giovane. Per prolungare la sua carriera, Elisabeth ricorre a un nuovo farmaco pericoloso che, una volta iniettato, produce una versione giovane di se stessa, chiamata Sue (Qualley), che le fuoriesce dalla spina dorsale. Naturalmente il prezzo che Elisabeth dovrà pagare per assecondare i propri desideri sarà altissimo.
The Substance, Demi Moore e la denuncia della violenza sul corpo (e sulla mente) delle donne
"Era scomodissimo" ha confessato Demi Moore, riferendosi al trucco prostetico che indossa nel film e che le ha permesso di attingere alla sua fragilità da incanalare nel personaggio. "Durante le riprese eravamo distrutte così nei weekend non uscivamo. Io e Margaret ci mandavamo dei messaggi o andavo nel suo appartamento che era due piani sotto il mio e ci dicevamo 'Non riesco a muovermi'. È stato faticoso".