David Lynch ha bisogno dell'ossigeno per camminare: "È il prezzo da pagare"

Il regista di Mulholland Drive ha aggiornato i fan sulle sue condizioni di salute.

David Lynch sul red carpet del Festival di Cannes 2007

Per gran parte della sua vita, David Lynch è stato un accanito fumatore, come lui stesso ha sempre ammesso nel corso delle interviste. Un'abitudine che gli procurato diversi problemi di salute, accentuati dalla vecchiaia. Il regista ha sempre spiegato di essere stato molto innamorato di questo suo vizio.

"Una parte importante della mia vita era fumare" spiegò Lynch "Amavo l'odore del tabacco, il gusto del tabacco. Amavo accendere le sigarette. Per me era parte dell'essere un pittore o un regista. Tuttavia, ciò che semini è ciò che raccogli". Quattro anni fa, a David Lynch venne diagnosticato un enfisema, una malattia polmonare cronica che causa difficoltà respiratorie ed è una forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Il fumo

Nel 2024, David Lynch dipende dall'ossigeno supplementare per qualsiasi attività più impegnativa di una semplice camminata in una stanza e vuole lanciare un monito agli altri fumatori:"Nella mente di ogni fumatore c'è il fatto che non è salutare, quindi stai letteralmente giocando con il fuoco. Può morderti. Io ho rischiato, e sono stato morso".

David Lynch: The Art Life, un primo piano di Lynch tratto dal documentario
Primo piano di David Lynch

Originario del Montana, con padre impegnato nell'attività di ricercatore forestale per il Dipartimento dell'Agricoltura, Lynch è cresciuto nelle zone rurali dell'Idaho e dello stato di Washington: iniziò a fumare a soli 8 anni. Quando uscì con il suo primo film indipendente Eraserhead, nel 1977, il fumo faceva già parte della sua vita e della sua immagine da regista da parecchio tempo.

Personaggi lynchiani

Il fumo è una componente importante anche nei film e nelle serie di Lynch, da Velluto blu a Twin Peaks, ed è intrecciato ai personaggi lynchiani ai quali il pubblico si è particolarmente affezionato. Nonostante abbia cercato di smettere in diverse occasioni, Lynch è sempre tornato al vizio in poco tempo. Nemmeno la diagnosi della malattia lo spinse subito a smettere: ci sono voluti due anni.

"Ho visto la scritta sul muro che diceva 'Morirai tra una settimana se non smetti'. Non riuscivo quasi a muovermi senza ansimare. Smettere era l'unica scelta". La malattia lo costringe ad una vita casalinga che però Lynch abbracciava anche in precedenza ma gli impedisce soprattutto una delle sue grandi gioie: vivere l'ambiente del set.