Almeno nella metà dei casi porsi domande con la parola sesso in mezzo è insensato. Per esempio: qualcuno può determinare il sesso degli angeli? No e non ha senso chiederlo. L'altra metà delle volte la risposta è più o meno interessante a seconda dell'interlocutore. Chiedere per esempio se il sesso nei film sia vivo o morto è una di quelle domande talmente generiche da meritare giorni di riflessione o non meritarne affatto, ma chiederlo a Dakota Johnson, proprio quella di tutte le 150 sfumature di Anastasia e Mr. Grey, può essere divertente. L'ha fatto Armie Hammer in un faccia a faccia per Variety e la risposta scherzosa della Johnson è stata: "Sì, l'ho ucciso io!", giocando sul doppio senso dell'espressione "kill it" in inglese.
![Dakota Johnson in Cinquanta sfumature di grigio](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2015/06/16/50-7_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Cinquanta sfumature di grigio e i suoi piccanti sequel hanno regalato all'attrice la notorietà mondiale, ma sono stati anche il punto di partenza per una riflessione sulla natura delle storie raccontate al cinema e sul modo di farlo. Per la nuova musa di Luca Guadagnino, che ritroveremo a gennaio nelle sale nel remake di Suspiria, il cinema può raccontare storie realistiche o completamente irreali. Il sesso fa parte della vita di tutte le persone ma può essere raccontato in modi completamente differenti: "Luca Guadagnino riesce a mostrarne l'umanità. Ciò che mi piace di lui è il modo in cui guarda alle relazioni, il sesso nei suoi film è fatto non soltanto di carnalità ma anche di momenti di imbarazzo, di difficoltà, di tutte quelle componenti che esistono. Nelle grosse produzioni hollywoodiane invece molto viene taciuto e coperto perchè il sesso e la nudità mettono a disagio le persone. Soprattutto in America, dove la sessualità è stata oppressa per così tanto tempo".
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![A Bigger Splash: Dakotha Johnson in un'immagine del nuovo film di Luca Guadagnino](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2015/08/24/a_bigger_splash_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
La riflessione sul sesso è stata lo spunto per un'interessante conversazione tra Hammer e Dakota Johnson sui pregi e i difetti delle grandi produzioni rispetto a quelle indipendenti, in cui entrambi gli attori hanno concordato sul preferire film più piccoli, con budget ridotti ma con idee alla base molto più coinvolgenti. Tuttavia, pur di continuare a fare il mestiere che preferiscono, di tanto in tanto vanno bene anche i blockbuster, che la Johnson ha definito senza mezzi termini "prostituzione artistica".
![Suspiria (2018) una scena del remake](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/06/07/34473274_10155645519990745_6250963941686509568_n_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Esattamente il contrario di quello che pensa di Suspiria, che ha richiesto all'attrice un lavoro massacrante non solo sul piano fisico ma anche dal punto di vista psicologico: Dakota ha infatti raccontato di essere letteralmente crollata a pochi giorni dalle riprese davanti a Luca Guadagnino e Tilda Swinton, non sentendosi all'altezza del compito. Il risultato finale, però, ha soddisfatto ampiamente le aspettative di tutti.
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