Giuliana De Sio torna a parlare del Coronavirus che l'ha colpita più di un mese fa raccontando l'isolamento, gli attacchi di panico e lanciando un appello al Governo.
Durante la trasmissione La Vita in diretta, Giuliana De Sio ha spiegato in dettaglio il senso di angoscia vissuti durante il ricovero allo Spallanzani di Roma: "Mi sono svegliata in un incubo - ha raccontato aggiungendo - quando togli la mascherina ti accorgi che non respiri bene ed è una sensazione bruttissima, ho vissuto quei giorni nel terrore".
La De Sio ha descritto l'esperienza dell'isolamento "la più brutta della mia vita. Sei sola, non puoi fare niente, guardi il soffitto. Ho acceso la tv una volta, si parlava solo di Coronavirus, mi è venuta un'angoscia e ho dovuto spegnere. E poi, lotti contro attacchi di panico".
La partner di Massimo Troisi in Scusate il ritardo racconta come ha superato questi momenti: "Potevo solo lottare contro questi attacchi di panico, perché non parlavo con nessuno: il protocollo del Coronavirus è durissimo, e loro giustamente lo devono rispettare. Nessuno può venire a parlarti, il cibo te lo lasciano nell'interstizio fra una porta e l'altra, che immagino fosse chiusa a chiave". "Io peraltro soffro anche di claustrofobia - aggiunge - quindi il pensiero di essere chiusa era per me insopportabile".
Infine Giuliana De Sio lancia un appello al Governo: "La nostra categoria, a parte i fortunati che sono ricchi e privilegiati, è fatta soprattutto di persone che già in tempi normali faticano a trovare lavoro. Spesso stanno fermi anche un anno, un anno e mezzo per trovare una particina. Spero che le persone che decidono del nostro futuro dedichino dell'attenzione anche a noi. Perché nella fase 2, 3, 4, 5 saremo quelli che solleveranno il morale agli italiani depressi".