Nel 1993 Cliffhanger - L'ultima sfida è entrato nel Guinness dei Primati per la più costosa acrobazia aerea mai eseguita: lo stuntman Simon Crane fu pagato 1 milione di dollari per passare da un aereo all'atro attraverso un cavo a quindicimila piedi di altezza, senza l'ausilio di alcun dispositivo di sicurezza o post-produzione.
La compagnia di assicurazioni si rifiutò di assicurare lo stuntman per compiere un'acrobazia di questo tipo, quindi Sylvester Stallone si offrì di ridurre il suo compenso per il film in modo che l'incredibile stunt presente nella sceneggiatura potesse essere realizzato.
L'acrobazia fu girata negli Stati Uniti, questo perché l'Europa, ovvero dove fu girata la maggior parte della pellicola, in quel periodo vietava stunt di questo tipo. Crane non riuscì ad entrare nel secondo aereo ma, grazie al montaggio, vedendo il film oggi sembra che lo stuntman riesca a passare da un'aereo all'altro senza intoppi.
A proposito di Cliffhanger - l'ultima sfida Massimo Bertarelli ha scritto su il Giornale: "Lascia con il fiato sospeso in più di qualche sequenza ad alta quota, specialmente durante lo stunt di Crane, sconsigliabile a chi soffre di vertigini, lo spettacolare cocktail di avventura e poliziesco di Renny Harlin, sempre in bilico tra i crepacci e il ridicolo. Un imperturbabile Sylvester Stallone, incredibilmente a torso nudo anche sottozero, sfodera muscoli di granito e un ghigno stritola-cattivi."