Alex Garland ha rilasciato una lunga intervista al magazine Vulture, nella quale gli è stato chiesto di esprimere un parere sulle accuse rivolte al suo film, Civil War, da coloro che ritengono sia da irresponsabili distribuirlo nei cinema in un anno di campagna elettorale così turbolento. Il film di Garland è ambientato in un'America in guerra con se stessa e segue un gruppo di giornalisti che tentano di intervistare il presidente degli Stati Uniti.
"La cosa più vera che potrei dire è che, onestamente, non so se sia responsabile o irresponsabile, perché dovrei sapere troppe cose che non conosco per poter rispondere a quella domanda. Ma ciò che penso è che ci sia un rovescio della medaglia: quali sono le conseguenze del non dire le cose? Quali sono le conseguenze del silenzio? Del silenziare se stessi o del silenziare altre persone?".
Dibattito politico
Il film di Alex Garland non fornisce molto contesto politico per la guerra civile che viene rappresentata, scatenando un acceso dibattito tra critica e pubblico. Nell'intervista, il regista spiega di aver voluto mettere in guardia gli spettatori su due cose:"Se dovessi semplificare - e non sono incline a farlo - il film parla di giornalismo. Parla dell'importanza del giornalismo. Riguarda l'attività di reportage. Il film cerca di funzionare come i reporter di una volta".
Il secondo monito di Garland riguarda gli errori commessi da diverse nazioni:"È un semplice riconoscimento del fatto che questo Paese, il mio Paese, molti Paesi europei, Paesi del Medio Oriente, dell'Asia e del Sudamerica, hanno tutti politiche populiste e polarizzate, che stanno causando e amplificando divisioni estreme. Lo stato finale del populismo è l'estremismo e poi il fascismo". Il regista sottolinea anche la mancanza di una stampa libera, equa ma anche fidata.
Nella recensione di Civil War ripercorriamo ciò che accade nel film di Garland, nel cui cast troviamo Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee Spaeny, Jesse Plemons e Nick Offerman. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 18 aprile.