Cinque novità, tutte pronte a debuttare in un numero di sale abbastanza rilevante, per questo fine settimana cinematografico targato USA. Manca un titolo di particolare pregio o richiamo (d'altronde il mese di marzo non è considerato tra i più propizi per le pellicole di grande appeal commerciale, anche se quest'anno Ortone e il mondo dei Chi ha decisamente sbancato), ma c'è abbastanza scelta da accontentare gli habituè del grande schermo. Se chi scrive fosse uno spettatore americano, non avrebbe dubbi su quale pellicola scegliere per una serata piacevole: Run, Fat Boy, Run è l'esordio dietro alla macchina da presa di David Schwimmer, star dell'inarrivabile sit-com Friends, che sceglie una commedia e cast e setting britannici per il suo debutto alla regia. L'eroe è Simon Pegg, fantastico protagonista di L'Alba dei morti dementi - Shaun of the Dead, Hot Fuzz e della serie Spaced, e qui veste i panni di Dennis, un uomo che, dopo averla abbandonata all'altare nonché incinta, cerca costantemente quanto inutilmente di riconquistare l'amata Libby (Thandie Newton). Quando lei ritrova l'amore con lo yankee Whit, Dennis decide di sfogare la sua frustrazione - e di dimostrare a Libby di essere una persona diversa - impegnandosi in un progetto apparentemente folle per un omino pigro e fuori forma quale il nostro: correre (e terminare) la maratona di Londra.
Per chi non ne vuole sapere di affannarsi con Pegg per le strade della capitale britannica, c'è un altro film leggero con cast attraente sul menu: parliamo di 21, in cui Robert Luketic (La rivincita delle bionde) dirige il premio Oscar Kevin Spacey, la dolce Kate Bosworth e il lanciatissimo Jim Sturgess, che ha fatto strage di cuori grazie alla sua bella voce e al suo look beatlesiano in Across the Universe - e che non rinuncia alla frangetta nemmeno in questa pellicola - che racconta la storia di un gruppo di studenti di matematica che utilizzano una tecnica di conteggio delle carte per arrichirsi a Las Vegas con l'aiuto del loro professore (Spacey).
Ancora commedia, ma con Superhero Movie parliamo di quella un po' sguaiata e sconnessa degli spoof sulla scia di Scary Movie: il film di Craig Mazin (regista, manco a dirlo, di Scary Movie 3 e Scary Movie 4) vede il ventiduenne Drake Bell nei panni di Dragonfly, un supereroe maldestro e inetto, e sfotte una profusione di pellicole di genere degli ultimi anni, da Spider-Man a Batman Begins.
Ma questo week end c'è spazio anche per un ritorno, quello di Kimberly Peirce, regista, nove anni fa, dell'acclamato Boys Don't Cry, che valse alla trasformista Hilary Swank il suo primo Oscar. La Peirce, che ha avuto notevoli difficoltà a relizzare il suo terzo film, propone una dramma bellico, Stop Loss, in cui un giovane militare decorato (Ryan Phillippe) cerca di riprendere la sua vita dove l'aveva lasciata prima di partire per l'Iraq, ma l'esercito reclama nuovamente i suoi servigi in Medio Oriente.
Infine, rimaniamo nell'ambito del dramma - criminale, in questo caso - con il nuovo film di Michael Radford (Il postino), Un colpo perfetto, in cui il grande Michael Caine, custode in pensione, convince una dirigente americana (Demi Moore) ad aiutarlo a derubare la ditta per cui entrambi lavorano e con cui tutti e due hanno un conto aperto, la London Diamond Corporation.