Tom Daley ha coronato il suo sogno vincendo la medaglia d'Oro nei tuffi sincronizzati dai 10 metri alle Olimpiadi 2020: la sua appartenenza al mondo Lgbtq+ è stata rivendicata con orgoglio dal campione britannico nella conferenza stampa dopo la storica vittoria. Ma scopriamo chi è Tom Daley, e chi è suo marito, suo figlio e quando ha fatto coming out.
La leggenda dei tuffi britannici ha esordito alle Olimpiadi a soli 14 anni: era il 2008 e Tom partecipò ai Giochi Olimpici di Pechino sia nella prova individuale dalla piattaforma, ottenendo il settimo posto, che nel tuffo sincronizzato, ottenendo l'ottavo posto con il compagno Blake Aldridge.
Nella sua lunga carriera Tom Daley ha vinto 3 titoli mondiali, 5 titoli europei e 2 Coppe del mondo dei tuffi. Alle Olimpiadi aveva vinto il bronzo per ben due volte ma senza riuscire a salire sul gradino più alto del podio. Quest'anno Tom ha vinto la medaglia più prestigiosa, quella d'oro nel tuffo sincronizzato in coppia con Matty Lee, battendo per un soffio il duo cinese in gara.
Tom Daley ha fatto coming out nel 2013: quell'anno il tuffatore ha conosciuto anche Dustin Lance Black, 47 anni, vincitore del premio Oscar come sceneggiatore del film Milk. I due si sono sposati il 6 maggio 2017, l'anno dopo, con il sostegno di una madre surrogata, sono diventati genitori di Robbie che oggi ha 3 anni. "È stato il viaggio più incredibile, che mi ha cambiato la vita e non vedo l'ora di rivederli, mio marito e mio figlio, per abbracciarli e poter festeggiare questo incredibile viaggio che è stato", ha detto Tom dopo la vittoria.
Nel corso della conferenza stampa di Tokyo, subito dopo la vittoria della medaglia d'oro, Tom Daley ha rivendicato con orgoglio il suo essere gay e appartenere alla comunità LGBT. "Mi sento incredibilmente orgoglioso di dire che sono un uomo gay e anche un campione olimpico. Quando ero più giovane non pensavo che avrei mai ottenuto nulla grazie a chi ero. Essere un campione olimpico ora dimostra che puoi ottenere qualsiasi cosa", ha detto il neo campione olimpico.
Il tuffatore poi si è rivolto ai giovani della comunità Lgbtq+, atleti e non: " Ci sono più atleti dichiarati a questi Giochi Olimpici rispetto a qualsiasi altra edizione delle Olimpiadi in precedenza. Ho fatto coming out nel 2013 e quando ero più giovane mi sono sempre sentito quello solo, diverso e non adatto. C'era qualcosa in me che non sarebbe mai stato come la società voleva che fossi. Spero che qualsiasi giovane Lgbt là fuori possa vedere che non importa quanto ti senti solo in questo momento. Non sei solo. Puoi ottenere qualsiasi cosa".