I fan della serie continuano a crescere a dismisura dalla sua uscita nel 2019 ma molte persone non sono a conoscenza del fatto che i tre reattori rimanenti a Chernobyl rimasero operativi e presidiati dopo l'esplosione del reattore numero quattro del 1986. Solo dopo molti anni, in parte a causa di forti pressioni internazionali, il governo decise di smantellare tutti i reattori.
Il reattore numero 2 della centrale fu spento dopo un incendio nel 1991, il reattore numero 1 invece fu spento nel 1996 dopo le pressioni dei governi stranieri e il reattore numero 3 è stato chiuso nel 2000. Il processo di disattivazione, in base al quale l'impianto è stato smantellato al punto da non richiedere più l'attuazione delle operazioni di radioprotezione, è in corso dal 2019.
Le cinque puntate di Chernobyl raccontano la storia della centrale a oltre 30 anni dall'accaduto mostrando le vite degli uomini e delle donne che si sono sacrificati per salvare l'Europa da un disastro nucleare, tra cui i tre eroi di Chernobyl che si immersero in acque radioattive. Le vicende raccontate si basano sui resoconti raccolti dalla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Svetlana Alexievich nel suo libro Preghiera per Černobyl.
La miniserie è stata accolta positivamente in Russia, tant'è che Vladimir Medinsky, ministro della cultura, l'ha elogiata dichiarando che "è stata girata magistralmente, con grande rispetto per la gente comune". Nonostante questo la serie è stata in parte criticata da alcuni media filo-governativi, nello specifico per avere sminuito gli atti eroici di alcuni sovietici.