Checco Zalone su Immigrato e le polemiche: "Il politicamente corretto ormai è una psicosi. Ed è atroce"

In una lunga intervista con il Corriere della Sera, Checco Zalone ha parlato della polemica innescata dal suo singolo Immigrato, concludendo che il politicamente corretto è ormai diventato una psicosi.

Checco Zalone alla fine ha risposto alle polemiche innescate da Immigrato, il singolo pubblicato in pratica come sostitutivo del trailer di Tolo Tolo, il prossimo film in arrivo nel giorno di Capodanno. Ha risposto, e l'ha fatto dal Corriere della Sera, in una lunga intervista a firma di Aldo Cazzullo.

Dopo le pesanti critiche arrivate da più parti, come quella di Heather Parisi, sono stati in tanti a far sentire la propria voce a sostegno di Checco Zalone, da Ficarra e Picone, a Fiorello, fino ai suoi tantissimi fan affezionati. E Luca Medici, questo il suo vero nome, ringrazia tutti anche se: "Non era il caso". Eppure le critiche sono arrivate anche da piani molto alti e che con il cinema avrebbero poco a che vedere, così a Zalone non resta che ammettere: "Purtroppo non si può dire più nulla. Se riproponessi certe imitazioni di dieci anni fa, tipo quella di Giuliano dei Negramaro, mi arresterebbero. Oggi non potrei scherzare come facevo, che so, su Tiziano Ferro, o sugli uominisessuali".

Non si sa mai quando scherza e quando no, Checco Zalone, neppure quando parla della accuse di razzismo che gli sono state rivolte dopo Immigrato: "Non sono razzista neanche verso i salentini, che per noi baresi sono i veri terroni. E neppure con i foggiani, anche se molti di loro si sono risentiti per una canzone che ho cantato da Fiorello, La nostalgie de bidet 'Così proprio ogg' so' turnuto nella mia Fogg', la delinquenza la spazzatura la poverté, ma finalment voilà le bidet...'. Ne approfitto per chiedere scusa ai foggiani: lo giuro, non penso che appartengano a una razza inferiore... E chiedo scusa pure ai calabresi: nel nuovo film c'è una battuta terribile su Vibo Valentia".
Calabrese avvisato, Zalone salvato. Eppure è apparso più serio che mai quando ha dichiarato che: "L'unica cosa atroce qui è la psicosi del politicamente corretto. C'è sempre qualche comunità, o qualche gruppo di interesse, che si offende".