I Cesaroni sbarca su Netflix e per l'occasione Antonello Fassari, che interpretava lo zio Cesare, racconta l'aneddoto che si cela dietro la sua iconica battuta "Che amarezza", che a un certo punto era appesa dappertutto sul set.
"Io ho inventato 'Che amarezza' assolutamente per caso. Lo diceva un mio zio quando perdeva la Roma e c'aveva sta frase. E niente, un giorno girando una scena non si riusciva a venirne a capo. Claudio aveva litigato col figlio, il figlio aveva litigato col fratello, la moglie aveva litigato col marito, insomma tutta una serie di situazioni da cui non si riusciva a uscirne e allora mi era venuto in mente questo 'Che amarezza'". L'ex zio Cesare continua: "E questa cosa ha avuto un gran successo, tanto che a un certo punto negli uffici e dietro le macchine c'era scritto 'Che amarezza'. È tornata in auge quest'espressione così antica e mi ha fatto molto piacere".
I Cesaroni: una serie invecchiata male, ma a cui non possiamo non volere bene
Le riprese
Fassari poi ha parlato delle riprese della serie, basate in buona parte sul divertimento e sull'improvvisazione. "La lavorazione de I Cesaroni è stata faticosa sì, perchè ogni mese erano sette mesi di ripresa, ma anche molto divertente. Si basava su un'improvvisazione della recitazione, oltre che delle battute, ma soprattutto ci siamo divertiti proprio a farle lì per lì , a come venivano, fidandoci un pò di noi stessi e in fondo abbiamo avuto ragione. La cosa bella di certe fiction è che vanno al di là di quello che vedi, al di là del risultato coinvolgono le persone in un altro modo. Non è un prodotto soltanto d'intrattenimento ma è riuscito a penetrare veramente dentro l'animo di chi lo guardava". I Cesaroni è andata in onda su canale 5 dal 2006 al 2014 ed è disponibile ora su Neflix.