La settima e ultima meraviglia da regista di Sergio Leone, C'era una volta in America, nonostante oggi sia considerata un capolavoro, all'epoca fu oggetto di recensioni miste al momento della sua uscita al cinema. Il motivo? Due diverse versioni del film furono distribuite in diverse parti del mondo. Il brillante addio al mondo del cinema di uno dei più grandi registi della storia fu un totale fiasco al box-office americano.
Per fortuna, in soccorso di Leone arrivò un collega e amico come Martin Scorsese, che collaborò con la famiglia Leone per fornire un restauro del film che potesse avvicinarsi il più possibile alla visione originale del maestro dei western all'italiana. C'era una volta in America sarà in diretta su Rai 4 stasera, martedì 30 aprile alle 21.20.
Scorsese in soccorso
Nel 2003, Warner Bros. pubblicò una versione home video del film da quattro ore, mentre nel 2011 i figli di Leone, Andrea e Raffaella, acquisirono i diritti del film. A quel punto è entrato in scena Scorsese. Attraverso la sua The Film Foundation, insieme a Gucci, ha finanziato l'impresa, collaborando con i figli di Leone, la Cineteca di Bologna e la Regency Enterprises per ricostruire una versione del film da 251 minuti. Secondo il Los Angeles Times, alcune riprese del montaggio iniziale di sei ore di Leone sono state trovate dalla sua famiglia, sebbene in condizioni terribili, sotto forma di piccole bobine, con i negativi ritenuti completamente perduti.
Il restauro di C'era una volta in America ha restituito al pubblico la visione originale del film voluta da Sergio Leone e grazie a Martin Scorsese e alla sua The Film Foundation, il restauro cinematografico mantiene il proprio prezioso compito di preservare intatta la storia del cinema. C'era una volta in America ripercorre i ricordi di Noodles (Robert De Niro), un vecchio boss del crimine ormai sul viale del tramonto. Dall'adolescenza alle amicizie e il periodo del Proibizionismo, il rapporto con la mafia che lo porterà in disgrazia e i sentimenti per Deborah.