Quentin Tarantino è tornato a parlare della scelta di non tagliare da C'era una volta a... Hollywood la scena in cui appare Bruce Lee, passaggio criticato molto dalla figlia della star delle arti marziali.
Il regista, che è in corsa agli Oscar 2020 grazie al film con star Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, ha potuto contare sul sostegno della Sony, nonostante le pressioni ricevute da parte dei distributori cinesi.
Quentin Tarantino, parlando della scelta presa per quanto riguarda il montaggio finale di C'era una volta a... Hollywood, ha spiegato: "Mi hanno assolutamente sostenuto, al 100%. Erano tutti delusi, come lo ero io. In parte perché avevamo dei co-produttori cinesi e volevamo che fossero soddisfatti. Ma c'è un certo confine che non puoi superare".
Il regista ha spiegato: "Se fosse stato semplicemente 'Ok, Cliff sbatte la faccia di Katie quattro volte sul caminetto... possiamo trasformare la scena mostrando solo due volte?'. Okay, potrei farlo".
Tarantino ha quindi ribadito: "Ma rimuovere un'intera scena perché la nazione trova discutibile quella scena? No".
La scelta presa dal filmmaker ha quindi portato alla scelta di non distribuire nei cinema cinesi il film, nonostante l'uscita fosse prevista per il 25 ottobre, a quanto pare a causa del ritratto proposto dal film di Bruce Lee. La figlia della star, Shannon Lee, aveva infatti richiesto che venisse tagliato il momento in cui si portava in scena suo padre considerandola una scena offensiva.
C'era una volta a... Hollywood: guida ai personaggi reali nel film