Celine Dion spiega i danni causati dalla malattia: "Non posso cantare, è come se mi strangolassero"

La cantante Celine Dion ha provato a spiegare la gravità della malattia contro cui combatte durante una recente intervista.

Celine Dion durante un'intervista

Celine Dion ha condiviso un aggiornamento sul suo stato di salute in una nuova intervista in cui rivela la gravità degli ostacoli che ha dovuto affrontare.
La star della musica sta infatti lottando contro una malattia neurologica degenerativa chiamata la sindrome della persona rigida e che ha degli effetti su ogni aspetto della vita quotidiana.

Gli effetti della malattia

Parlando con Hoda Kotb del Today Show, Céline Dion ha spiegato che la malattia le impedisce di cantare perché è "come se qualcuno ti stesse strangolando".
La regina della musica internazionale ha poi aggiunto che è come se qualcuno spingesse sulla laringe e sulla faringe e non potesse alzare o diminuire il tono della propria voce.

Nel dicembre 2022 i medici hanno individuato la causa dei problemi fisici affrontati dalla cantante e Celine ha ora spiegato che tra le conseguenze che deve affrontare ci sono spasmi anche molto violenti, che possono essere "addominali, nella schiena, nelle costole". Dion ha sottolineato: "Sembra che se puntassi il piede rimarrebbe in quella posizione. O se cucino, perché amo cucinare, le mie dita, le mie mani si bloccano in una posizione. Sono dei crampi, ma ti ritrovi in una situazione in cui non puoi sbloccare le dita".
Gli spasmi possono inoltre essere estremamente violenti: "Alle volte, quando sono davvero gravi, può portare alla rottura di qualche costola".

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Celine ha parlato apertamente della sua battaglia in un documentario che debutterà il 25 giugno su Prime Video e sta cercando di affrontare la malattia con determinazione e coraggio, sperando che le cure riescano a farle riavere una quotidianità il più possibile normale. Attualmente è però impossibile prevedere se riuscirà in futuro a esibirsi nuovamente dal vivo su un palco, considerando che le terapie possono aiutarla a gestire i problemi, ma non c'è ancora una soluzione definitiva.