Halle Berry è tornata a parlare di Catwoman, film da tempo considerato uno dei più grandi flop della sua carriera, spiegando e difendendo i motivi che l'hanno spinta ad accettare il progetto.
L'attrice, che ha recentemente debuttato come regista con Bruised, ha infatti parlato a Entertainment Weekly di quello che le è accaduto dopo la vittoria agli Oscar.
L'attrice si è infatti ritrovata alle prese con una mancanza di offerte interessanti e nell'impossibilità di scegliere soltanto film di alto valore artistico: "Era una situazione di questo tipo: pensavo 'Ok è un film di cui non posso dire di essere totalmente innamorata, ma questo lavoro non è un hobby. Questo è il modo in cui mi prenderò cura dei miei figli'. Ma cerco di mantenere quel senso di meraviglia e restare curiosa. Perché essendo una donna nera non ho sempre avuto parti che amo totalmente".
Dopo la vittoria dell'ambita statuetta Halle Berry ha ammesso che si attendeva moltissime richieste che le avrebbero permesso di avere una scelta: "Quando hai una vittoria storica come quella pensi 'Oh, cambierà tutto'. Mi ha cambiata fondamentalmente, ma non ha cambiato immediatamente il mio posto nel settore. Dovevo comunque tornare a lavorare. Dovevo comunque provare a farmi strada senza avere un percorso già segnato".
A complicare la situazione, inoltre, c'è stata la scelta da parte di MGM di non produrre uno spinoff della saga dell'agente 007 con protagonista Jinx: lo studio aveva riteneva che un investimento di 80 milioni di dollari per il film con Halle Berry fosse azzardato.
Nel 2004 Catwoman era quindi un'offerta praticamente impossibile da rifiutare: "Si è trattato di uno dei compensi più grandi della mia intera vita, e non c'è niente di sbagliato. Non voglio sentirmi come se dovessi accettare solo ruoli da award season. Che cos'è una performance meritevole?". Halle Berry, purtroppo, nell'iconico ruolo della villain di Gotham City ha conquistato un riconoscimento, ma in negativo: l'attrice ha infatti ottenuto un Razzie come Peggior attrice dell'anno.