Martin Campbell, regista di Casino Royale, ha svelato che c'è un dettaglio, legato alla partita a poker, che continua a farlo ridere. La partita in sé è stata oggetto di critiche da parte di giocatori professionisti, i quali però ammettono che le licenze poetiche del lungometraggio hanno reso il gioco più appetibile sullo schermo, mentre i fan dell'opera di Ian Fleming non hanno mandato giù la scelta di sostituire il baccarat (presente nel libro) con il poker. Ma al regista torna sempre in mente un dettaglio che non ha strettamente a che fare con le funzionalità del gioco: la mancia che James Bond dà al croupier dopo aver vinto.
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Martin Campbell ha commentato questa cosa in una chiacchierata con Polygon, spiegando perché trova esilarante quel dettaglio: "Rido sempre alla fine, quando Bond gli dà mezzo milione di dollari, così. Mi fa ridere perché non sono soldi suoi." Come infatti ricorderà chi ha visto Casino Royale, il Bond di Daniel Craig gioca con i soldi affidatigli dal governo inglese, con la partecipazione aggiuntiva della CIA il cui agente Felix Leiter aiuta il collega britannico con fondi supplementari dopo una prima sconfitta per mano di Le Chiffre. Inoltre, la fiche in questione è priva di valore al di fuori della partita stessa.
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Tutto questo è avvenuto nel contesto di un articolo interamente dedicato alla partita, un aspetto che Campbell trovava intimidatorio poiché non sapeva giocare e temeva che la sequenza potesse diventare noiosa. Fu quindi necessario un lungo periodo di ricerca, con la consulenza ufficiosa del produttore Michael G. Wilson, e per il film si cercò di essere il più fedeli possibile alla realtà, anche a livello di casting: il croupier è un vero professionista attivo nei casinò austriaci. Furono anche organizzate vere partite con cast e troupe, al punto che una volta iniziate le riprese alcuni attori - in particolare Mads Mikkelsen e Jeffrey Wright - cominciarono a giocare anche sul set, tra un ciak e l'altro.