Nell'anno in cui E.T. L'Extraterrestre compie trent'anni, ci lascia il papà del tenero alieno di Steven Spielberg, Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali che nel corso della sua carriera ha collaborato con i più grandi nomi del cinema internazionale, e non solo di genere, tra cui Mario Bava, Damiano Damiani, Lucio Fulci, Pupi Avati, Ridley Scott, Dario Argento, Oliver Stone, David Lynch e ovviamente Spielberg.
Rambaldi era nato 86 anni fa in provincia di Ferrara, e nel 1956 aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema collaborando con Giacomo Gentilomo alla realizzazione di un drago che sarebbe servito per il film Sigfrido. Tra gli anni Sessanta e Settanta lavora sul set di numerose pellicole di genere, tra cui Terrore nello spazio e Profondo Rosso, per il quale realizza l'inquietante pupazzo animato che appare in una delle sequenze più terrificanti del film di Dario Argento, ma la sua collaborazione è richiesta anche sul set dei film di Ferreri, Pasolini e Monicelli, oltre che in tribunale, quando nel 1971 venne chiamato a realizzare un manichino che servì a ricostruire le dinamiche della morte di Giuseppe Pinelli, uno degli eventi più oscuri tra quelli legati alla Strage di Piazza Fontana.
Tra i suoi lavori più noti tuttavia, spiccano il già citato E.T., ma anche Alien di Ridley Scott e King Kong del 1976, con Jessica Lange, tre lavori per i quali fu premiato con l'Oscar. L'ultimo film per il quale Rambaldi ha realizzato gli effetti speciali è stato l'horror Rage, furia primitiva, esordio alla regia di suo figlio Vittorio.