Il sindacato francese che riunisce i responsabili delle sale cinematografiche, FNCF, ha espresso un parere negativo sulla scelta di inserire nella selezione ufficiale del Festival di Cannes i film Okja e The Meyerowitz Stories, i film di Bong Joon-ho e Noah Baumbach che verranno distribuiti da Netflix.
In un comunicato si dichiara: "Anche se gli esercenti non stanno mettendo in discussione l'indipendenza della programmazione del più grande festival cinematografico al mondo, o l'emergere di nuove realtà internazionali come Amazon che stanno contribuendo allo sviluppo e ai finanziamenti dei film, stiamo contestando la scelta del festival di selezionare questi film acquistati o prodotti da Netflix, senza averci consultati".
Il servizio di streaming, durante il festival, sembra che stia per annunciare un accordo con un partner francese per distribuire entrambi i lungometraggi nelle sale in un mercato in cui si cerca di preservare l'importanza della distribuzione nei cinema.
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Il sindacato ha aggiunto che Netflix sfrutterà il festival per promuovere i suoi progetti ma in agosto ha chiuso gli uffici che si trovavano a Parigi e ha evitato da tempo le regole e gli obblighi fiscali esistenti in Francia: "Questi regolamenti permettono di finanziare la nostra industria cinematografica e l'ecosistema che permette di realizzare molti dei film francesi e stranieri che vengono selezionati a Cannes".
Netflix, non avendo più una sede sul territorio non è obbligata a investire una percentuale dei guadagni ottenuti dagli abbonamenti degli utenti francesi, come accade invece a FilmoTV e Canalplay che versano il 15% dei loro guadagni per sostenere la produzione di lungometraggi europei e il 12% a favore dei progetti francesi.
I portavoce di Netflix, nel mese di marzo, avevano però sottolineato di aver compiuto un investimento pari a 1.75 miliardi di dollari in produzioni europee tramite le acquisizioni, la programmazione originale e le co-produzioni.