La 68esima edizione del Festival di Cannes si sta avviando verso le sue ultime giornate di programmazione, facendo crescere l'attesa per la cerimonia di chiusura e la consegna dei premi ufficiali assegnati dalla giuria.
In concorso, tuttavia, figurano ancora alcuni titoli molto attesi.
Il primo a essere presentato oggi sarà Sicario, diretto da Denis Villeneuve, in cui una poliziotta di Tucson viaggia con due ranger attraverso il confine con il Messico per fermare un signore della droga, scoprendo un mondo violento e depravato oltre ogni possibile immaginazione.
Sempre in concorso, dopo i primi commenti negativi della stampa che l'ha visto ieri in anteprima, arriverà Marguerite et Julien della regista Valérie Donzelli, che alla vigilia si preannunciava come uno dei lungometraggi favoriti con il suo racconto della storia d'amore proibita tra il figlio e la figlia di Lord di Tourlaville.
Proiezione speciale, invece, per Amnesia di Barbet Schroeder: una storia ambientata nei primi anni novanta a Ibiza, dove si forma un legame speciale tra Martha, una donna sola che vive in una casa di fronte al mare, e il venticinquenne berlinese Jo, che vuole trovare lavoro sull'isola come dj.
Il dramma dei soldati bambini in Colombia è affrontato da Alias Maria nella sezione Un certain regard, dove trova spazio anche un racconto corale ambientata nella Valle del Gange (Fly Away Solo), e il nuovo lungometraggio firmato da Brillante Mendoza, Taklub, dedicato alle vittime dl tifone Yolanda che ha colpito le Filippine nel 2013.
Tematiche sociali al centro della giornata della Quinzaine des Réalisateurs con Songs My Brothers Taught Me, in cui si mostra la quotidianità in una riserva indiana a Pine Ridge; il dramma Mustang con protagoniste cinque ragazze adolescenti che si scontrano con le tradizioni di un remoto villaggio turco; e Much Loved di Nabil Ayouch, ambientato nel mondo della prostituzione.
Nella sezione Cannes Classics sono da segnalare le proiezioni di due documentari imperdibili per gli amanti del cinema: Ingrid Bergman - In Her Own Words e Hitchcock-Truffaut.
La Settimana della critica propone infine Les Deux Amis, diretto da Louis Garrel che ne è anche protagonista insieme a Golshifteh Farahani, nel ruolo di una giovane donna che lavora in una paninoteca e ogni sera deve rientrare in carcere, all'insaputa del giovane Vincent che se ne innamora perdutamente.
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