Non si placano le polemiche intorno a Amy, documentario dedicato alla cantante Amy Winehouse presentato a Cannes. Dopo le critiche piovute sul regista da parte della famiglia della sfortunata interprete, deceduta nel 2011 a soli 27 anni nella sua casa di Camden, adesso anche l'ex fidanzato della Winehouse, Reg Traviss, ha espresso la sua opinione sul film. Opinione tutt'altro che positiva.
Traviss ha affermato che il film "attacca deliberatamente Amy Winehouse". Dopo averlo visto a gennaio, Traviss si è accorto che, nonostante ore e ore di materiale video e interviste concesse in esclusiva, il film non arriva a far conoscere Amy Winehouse. "Amy era una persona reale e quel documentario - come molti altri prima - la attacca. Sostengono di aver realizzato un lavoro serio, onesto, che presenta la cantante così com'era, ma invece hanno usato il suo nome e il suo talento per i loro scopi senza assumersi la responsabilità di riflettere sulla persona".
Il primo a scagliarsi contro il film di Asif Kapadia era stato il padre di Amy, Mitch Winehouse, il quale ha rivelato di aver dato pieno supporto al biopic per poi scoprire che questo conteneva delle gravi falsità. Riguardo al coinvolgimento della famiglia della Winehouse, Reg Traviss spiega: "Hanno accettato per via delle credenziali di Asif e per il suo lavoro precedente, Senna. Non avevamo ragioni per non fidarci di lui. Il risultato? Ne è venuto fuori un biopic parzialmente inventato basato su un ritratto distorto della vita di Amy. Mi fa male pensare che questo film ora influenzerà il ricordo di Amy nella mente delle persone".
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