Ryan Gosling fa la sua prima uscita ufficiale come regista, ma il suo Lost River, presentato nella sezione Un Certain Regard, viene accolto con un mix di fischi e applausi. Risultato incerto, dunque, per l'attore che proprio a Cannes nel 2011 aveva ricevuto molti apprezzamenti come interprete dello sconvolgente Drive diretto da Nicolas Winding Refn. A confermare la situazione ambigua sono anche una prima serie di tweet che anticipano le recensioni più attese. Per Peter Bradshaw, inviato di The Guardian, Ryan Gosling deve la possibilità che gli è stata offerta come regista esclusivamente alla sua fama di interprete. Secondo Peter Howell del Toronto Star, invece, si tratta di un'opera che colpisce occhi e mente. E per finire Kate Muir del Times di Londra ha emesso un secco parere negativo considerando il film come una fusione "sporca" tra David Lynch, Refn e il pittore Edward Hopper.
In attesa di leggere argomentazioni più ampie ricordiamo che il film Lost River è stato presentato dal suo autore come una favola febbrile girata tra case fatiscenti alla periferia di Detroit. Protagonista è Christina Hendricks, conosciuta soprattutto per essere la conturbante rossa di Mad Men, che in questo caso vestirà i panni di una madre single in serie difficoltà con il suo mutuo. Accanto a lei l'attore scozzese Iain De Caestecker, nel ruolo del figlio adolescente innamorato della ragazza della porta accanto. A prima vista sembrerebbe trattarsi di un normalissimo intreccio, in realtà ogni elemento ha un significato metaforico. A completare il quadro anche Matt Smith (ex Dr. Who), che terrorizza il luogo nelle vesti di un personaggio chiamato Bully e Eva Mendes, gestore di un night club dalle atmosfere care a Lynch dove si esibisce in rituali sanguinosi.