Atteso nelle sale domani, Bussano alla porta segna il ritorno di M. Night Shyamalan, a due anni di distanza da Old. Nel corso di una recente intervista, il regista ha spiegato alcuni segreti del suo adattamento.
Ispirato al pluripremiato romanzo del 2018 The Cabin at the End of the World di Paul Tremblay, il film horror di prossima uscita non segue religiosamente il materiale di partenza. Il regista de Il sesto senso ha voluto che il finale (piuttosto cupo) del libro venisse modificato nel suo film.
"Quando il libro mi è stato proposto, ho sentito con forza che la storia non poteva andare come era stata scritta. Non può andare in quel modo per me, ho i miei sentimenti al riguardo", ha detto Shyamalan.
"Così, quando il libro mi è tornato indietro e mi hanno detto: 'Saresti interessato?', ho risposto: 'Oh sì', perché ero molto preso dall'impostazione e così ho detto: 'Farò una versione diversa di questo libro. Non chiamerò il film allo stesso modo, i fan del libro possono avere solo quello, poi qui c'è un artista diverso, che lo interpreta in modo diverso'".
M. Night Shyamalan si è assicurato che Tremblay fosse informato delle sue intenzioni e gli ha telefonato, per poi scoprire che il finale che aveva in mente era stato preso in considerazione anche dal romanziere.
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"Ho chiamato Paul e gli ho detto cosa avrei fatto e lui mi ha risposto: 'Lo volevo fare anch'io ma poi ho deciso di fare quest'altra versione', e io ho pensato: 'Ottimo, ottimo, quindi almeno anche tu l'hai pensata in modo simile'".