La figlia di Bruce Lee, Shannon, è tornata a parlare di Quentin Tarantino sostenendo di non avere ancora capito perché il regista ha ritratto in modo negativo il padre nel suo film C'era una volta a... Hollywood.
Le scene con al centro la star delle arti marziali hanno portato ad alcune critiche e dibattiti a distanza, senza apparentemente portare a un vero e proprio chiarimento.
Le nuove dichiarazioni
Shannon Lee, rispondendo alle domande di The Telegraph su C'era una volta a... Hollywood ha spiegato: "Lo trovo interessante. In realtà non lo so. Non ho mai incontrato Quentin Tarantino. Non so quali siano i suoi problemi con mio padre".
Nell'intervista la figlia di Bruce Lee aggiunge: "Chiaramente pensa che mio padre sia cool, perché ha preso in prestito molto da lui. Ma al tempo stesso penso gli siano state dette molte storie da persone che hanno incontrato mio padre e ha avuto una reazione negativa. Lo trovavano troppo sicuro di sé o arrogante".
Shannon Lee ha sottolineato: "Devo dire, in base alla mia esperienza, che le storie sono prevalentemente dagli uomini bianchi. Penso che Quentin abbia sentito molte di quelle storie e ci abbia creduto. Penso che molte persone considerassero mio padre come presuntuoso".
Nel film Bruce Lee è interpretato da Mike Moh e si scontra con lo stutman Cliff Booth, parte affidata a Brad Pitt. Il regista aveva difeso la rappresentazione della star sostenendo che si trattava di un progetto di finzione e, in base alle ricerche che aveva compiuto, "Bruce Lee era un tizio arrogante".