Per lo scrittore Bret Easton Ellis l'accordo tra Warner Bros e HBO Max per far uscire i titoli di punta del 2021 in contemporanea in streaming e nelle sale segna la morte definitiva del cinema.
Lo scrittore americano, noto per le sue dichiarazioni al vetriolo, non le manda a dire e in un'intervista a RadioTimes fotografa la situazione attuale in piena emergenza sanitaria commentando la decisione di Warner Bros. di applicare un'uscita ibrida cinema/streaming a tutti i titoli di punta del 2021, compresi colossi come Dune e The Matrix 4:
"È la morte del cinema. Almeno credo, è la morte del cinema. Sta succedendo da molto tempo. Gli studi penso che alla fine lo volessero in una certa misura e attraverseranno un periodo in cui si faranno un'idea più chiara, ma penso che l'idea... è un processo andato avanti per decenni. Penso che agli studi non piaccia dividere i proventi 50/50 con i proprietari dei cinema, non hanno accettato di non poter più possedere le sale. È stato allora che tutto questo è iniziato, 15 anni fa ".
L'autore di American Psycho prosegue: "Ho una certa età, il cinema mi manca. E quest'anno è stato il periodo più lungo senza essere andato al cinema da quando avevo cinque o sei anni. L'ultima volta che sono stato al cinema è stato a marzo. E mi è mancato. Sono sempre stato un grande sostenitore dell'esperienza cinematografica, ma quest'anno è successo qualcosa... Immagino che ci si abitui a tutto, voglio dire, sono stato contento di poter vedere i film in streaming".
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Per Bret Easton Ellis la questione non è legata solo all'emergenza sanitaria, ma si tratta di un problema di qualità: "Quello che sta succedendo è che la Tv è migliore del cinema ora. Tutte le serie di qualità che ho visto quest'anno superano i film di quest'anno dieci volte. Siamo arrivati a questo punto. I film sono stati in auge per 100 anni, diciamo dal 1920 al 2020. Grandioso. Li abbiamo premiati, siamo stati in fila per vederli, li abbiamo visti in sale gigantesche, ma tutto questo ora è finito. Peccato".