Pare che al Jeffersonian stiano passando al setaccio dozzine di scatole di scartoffie e documenti ultimamente: Barry Josephson, produttore esecutivo di Bones per oltre 200 episodi, ha denunciato tutto quello che ha il nome Fox nel proprio titolo per frode e rottura di contratto, accusandoli di averlo derubato per milioni di dollari nel corso degli anni. La denuncia - che è stata descritta come "molto dettagliata" - presentata alla Corte Suprema di Los Angeles è costituita di otto capi di accusa, tra cui sembra figurino anche accuse molto gravi, che richiamano il reato di estorsione.
A quanto pare i "capi" della Fox hanno minacciato svariate volte, a partire dalla quarta stagione, di far chiudere bottega a Josephson, intimandogli di firmare un accordo per un minor compenso (per episodio) rispetto a quanto preventivamente concordato. "Specificamente il 13 Maggio 2009, l'allora senior executive Gary Newman e Dana Walden chiamarono il querelante dicendo che avrebbe dovuto accettare una quota minore per le stagioni 5 e 6 altrimenti lo show sarebbe stato cancellato". In seguito Peter Rice del Fox Network Group chiamò dicendo che gli altri produttori, tra cui le star Emily Deschanel e David Boreanaz, avevano già firmato e che il futuro della serie era nelle sue mani. Josephson scoprì successivamente che non era vero e durante i successivi rinnovi nel corso degli anni, non si piegò più a questo tipo di tattica.
L'intera querela è disponibile on line se vi va di leggerla, ma è in lingua originale e in legalese. Noi aspettiamo la decisione della Corte Suprema che per ora deve vagliare se archiviare la cosa o accettare la richiesta del querelante e avviare un processo legale.