Alla luce della sua ultima performance in Bones and All di Luca Guadagnino, Taylor Russell ha condiviso qualche curiosità direttamente dal set, parlando anche della sua carriera come attrice fino ad ora.
La giovane star, che ha vinto anche il premio Mastroianni alla Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia a settembre, ha regalato qualche curiosità durante il nuovo appuntamento della rubrica Ladies Night del sito Collider.
Taylor Russell è stata intervistata sui suoi ultimi successi al cinema, e sulla strada che l'ha portata agli attuali risultati. Nel chiederle quali siano le sue ispirazioni artistiche l'attrice di Bones and All ha nominato sia il cast di Ragazze Interrotte sia Brendan Fraser: "Prima di [Ragazze Interrotte], il film che mi ha fatto venire voglia di recitare, il che è pazzesco, è stato La mummia. Ho adorato La mummia con Brendan Fraser, sono così felice per quello che sta accadendo nella sua carriera in questo momento e devo ammettere che è stata la mia prima cotta. Lo guardavo ogni mattina e ricordo di aver pensato, wow, Rachel Weisz non è di questa terra".
Uno dei tratti più tangibili di Bones and All è la particolare chimica che Taylor Russell e Timothée Chalamet dimostrano in ogni scena realizzata insieme. Nel chiederle di questa dinamica l'attrice ha confessato: "Penso che una persona con cui mi sono sentita immediatamente in sintonia fosse Timmy. Sono molto più introversa di lui, per certe cose, e a volte ho bisogno di un po' di persuasione per uscire dal mio guscio. Ma per quanto riguarda l'affrontare le sfide che si presentano giorno per giorno su un set, qualunque esse siano, io e lui condividiamo un certo cuore che sanguina e batte continuamente per l'arte. Si tratta di un allineamento molto specifico, che si percepisce bene dal punto di vista creativo, specialmente quando ti fidi del fatto che l'altra persona sarà lì a ispirarti".
Bones and All, tra Reagan e il cannibalismo: il film è (anche) un manifesto sulle disparità sociali
Bones and All ha avuto una discreta accoglienza da parte di pubblico e critica, segnando un nuovo traguardo sia per i suoi attori che per Guadagnino stesso.