L'industria cinematografica più vasta del mondo compie nel 2013 cento anni e Feltrinelli Real Cinema si unisce ai festeggiamenti (i più recenti, sulla Croisette, qualche settimana fa) portando in libreria - in collaborazione con BIM Distribuzione - un film, presentato al 64. Festival di Cannes, uno scatenato tributo a BOLLYWOOD, ai suoi colori travolgenti e ai suoi numeri musicali incontenibili. Bollywood - The Greatest Love Story Ever Told apre una finestra sul fascino della più imponente industria cinematografica, una fabbrica di sentimento, colori e musica che, dalle origini a oggi, cammina a fianco dei miti del nostro immaginario, cinematografico e culturale, riproducendone gli eccessi, le passioni per le star, i cambiamenti epocali e le influenze sulla società.
Per alcuni il cinema è l'unica cultura che tiene insieme l'India, altri vorrebbero bandirlo: comunque la si pensi, da un secolo incolla davanti allo schermo 2 miliardi di persone in tutto il mondo. Che quella tra il popolo indiano e Bollywood sia davvero "la più grande storia d'amore"? Attingendo allo straordinario patrimonio di immagini di questi cento anni, il film - prodotto dal regista di Elizabeth Shekhar Kapur - immerge lo spettatore in un turbine di sequenze tra le più amate della storia del cinema bollywoodiano, oltre a presentare alcune delle star più amate, da Amitabh Bachchan (appena visto accanto a Leonardo DiCaprio ne Il grande Gatsby) alla bellissima Aishwarya Rai.
"Il risultato" come spiega il direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia Alberto Barbera in un articolo pubblicato su La Rivista del Cinematografo e scelto per aprire il volume Made in India che accompagna il film "è sorprendente. Un caleidoscopio trascinante di sequenze scandite dal ritmo frenetico di numeri musicali da far impallidire per fantasia, coreografie e splendore scenografico le più straordinarie invenzioni alle quali la Hollywood dell'epoca d'oro ci aveva abituati. Frammenti di oltre cento film di Bollywood, dal bianco e nero degli anni Cinquanta alle rutilanti creazioni contemporanee, sono assemblati in ordine tematico (danze da studio e in ambienti naturali, su treni in corsa e sull'orlo di precipizi, sulle spiagge indiane o sui canali veneziani, passando per la rituale e immancabile sequenza di ballo sotto la pioggia). Un'orgia di movimenti coreografici incredibilmente sincronizzati e coloratissimi, un trionfo di corpi impegnati in esercizi acrobatici e sensuali che sfidano ballando le leggi della fisica e, insieme, della censura. Un'incontenibile energia che trasforma ogni situazione e ogni gesto nell'esaltazione dionisiaca della bellezza e della gioia di vivere".