BoJack Horseman contro Netflix, o meglio il suo creatore, Raphael Bob-Waksberg, che ha recentemente commentato l'usanza della piattaforma streaming di cancellare le sue serie dopo poche stagioni, non dando il tempo necessario alla storia e ai personaggi di svilupparsi come dovrebbero e conquistare il loro pubblico.
Inizialmente, quando debuttò anche BoJack Horseman sulla piattaforma, la situazione sembrava essere più favorevole alla narrazione seriale a lungo termine.
"Quando abbiamo iniziato BoJack, era sottinteso che il modello Netflix avrebbe concesso il tempo necessario agli show di trovare la propria audience, di crearsi una fanbase, e ricordo che mi dissero 'Ci aspettiamo che il giorno migliore per la prima stagione di BoJack Horseman sia il lancio della seconda stagione'. Non ottenemmo un rinnovo completo per la seconda stagione, ma quello era ciò si era inteso, che queste cose richiedono tempo per essere costruite al meglio. E io avevo inteso che questo fosse, al tempo, il modello Netflix: dare a uno show il tempo necessario per svilupparsi. Credo sia un peccato che sembrino essersi allontanati da tale modello" queste le parole del creatore del popolare show, di cui Netflix ha distribuito qualche settimana fa i primi episodi della sesta e ultima stagione.
La dichiarazione di Raphael Bob-Waksberg non è arrivata però in merito alla cancellazione di BoJack Horseman, che comunque è stata decisa da Netflix e non perchè la serie fosse giunta alla naturale conclusione, ma discorrendo con il Los Angeles Times della cancellazione di Tuca e Bertie, altra serie animata di casa sul servizio streaming "abbandonata" dopo una sola stagione.