Blonde: il regista parla del rating e anticipa una première a Cannes

Il regista Andrew Dominik ha commentato le voci riguardanti il rating del film Blonde e accennato alla possibile première a Cannes 2022.

Blonde, il film con star Ana de Armas sulla vita di Marilyn Monroe, potrebbe essere vietato ai minori di 17 anni: il regista Andrew Dominik ha commentato le indiscrezioni che erano recentemente apparse online.
Durante un'intervista rilasciata a Screen Daily, il filmmaker ha inoltre parlato di quando spera possa svolgersi la première dell'atteso progetto.

Andrew Dominik, parlando di Blonde, ha definito il rating "un mucchio di m***a" aggiungendo poi: "Si tratta di un film vietato ai minori di 17 anni su Marilyn Monroe, è quello che si vuole, giusto? Voglio andare al cinema e vedere una versione della storia di quel tipo".
Il filmmaker ha smentito le indiscrezioni che sostenevano fosse stata realizzata una scena di sesso orale legata al ciclo mestruale, rumor che è stato definito dal realizzatore del progetto "esilarante".
Andrew ha invece confermato che ci sarà la scena di uno stupro subito dall'icona del cinema e che vede coinvolto un produttore interpretato da David Warshofsky, passaggio del racconto tratto dal romanzo di Joyce Carol Oates alla base del progetto. Il regista ha sottolineato che sarà un film impegnativo: "Se al pubblico non piace, quello è un problema degli spettatori".

L'obiettivo sembra sia quello di poter avere la première del film fuori concorso al Festival di Cannes nel mese di maggio e la piattaforma di streaming sembra abbia acconsentito a distribuire il lungometraggio nelle sale prima del debutto online, in modo da non andare contro le regole dell'evento cinematografico francese che inserisce in programma solo le opere destinate alle sale francesi.

Il direttore del festival, Thierry Frémaux, aveva svelato che voleva Blonde nel programma del 2021, ma Netflix non aveva accettato le regole previste per poter essere in concorso.

Andrew Dominik ha infine sottolineato: "L'unica cosa di cui nessuno si lamenterà è l'interpretazione di Ana de Armas". A suscitare qualche polemica potrebbe invece essere il ritratto compiuto sul grande schermo di persone come Joe DiMaggio (Bobby Cannavale), Arthur Miller (Adrien Brody) e il presidente Kennedy (Caspar Phillipson).