Adam Wingard era stato contattato nel 2013 per ideare un possibile sequel di The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair e il regista ha dichiarato di essere stato immediatamente felice dell'offerta: "Il found footage è stato utilizzato in molti modi diversi nel corso degli anni. Ho pensato che fosse il tempo di ritornare alle origini del genere".
Il filmmaker ha ricordato come fossero state le brillanti scelte di marketing a contribuire in modo significativo al successo del film horror: "E' stata una campagna ideata in modo brillante, concepita come se fosse un evento realmente accaduto. Nella nostra mente sapevamo che dovevamo fare qualcosa di interessante e unico, e ci è stato praticamente offerto su un piatto d'argento. L'idea di mantenere il segreto per tutto il tempo, a un certo punto ha dato l'idea che questa fosse la nostra strategia di marketing".
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La notizia che Wingard stesse scrivendo il sequel insieme a Simon Barrett è rimasta infatti segreta a lungo. Il vero ostacolo per il regista è stato invece rappresentato dal trovare un modo per far compiere un'evoluzione al genere cinematografico: "Sapevo che volevo realizzare una versione più elettrizzante di Blair Witch. Il film originale si svolge in modo lento per far crescere la tensione e qualcosa di importante accade negli ultimi 10 minuti. Ero consapevole che non potevamo realizzare un altro film come quello, anche se è ciò che tutti amano del primo capitolo".
La scelta è quindi stata quella di ideare un'avventura che si svolge nella foresta di Black Hills, con i protagonisti che vengono inseguiti da una misteriosa entità: "Si è trovato un modo nuovo per fondere il linguaggio cinematografico dei film horror più convenzionali con il genere found footage, onorando l'originale".
Il sequel arriverà nei cinema italiani mercoledì 21 settembre distribuito da Eagle Pictures.