Ridley Scott ha parlato delle critiche rivolte a Blade Runner quando il film sci-fi è arrivato nelle sale.
In una nuova intervista rilasciata a Total Film, il regista si rivolge in particolare ai critici che ritenevano la sua opera "troppo lenta".
Un'esperienza negativa sul set
Parlando di Blade Runner, Ridley Scott ha ricordato: "Le riprese sono state un'esperienza davvero negativa. Ho avuto dei partner orrendi. Tizi che si occupavano degli aspetti economici che mi stavano uccidendo ogni giorno. Avevo avuto davvero successo nel gestire una casa di produzione e sapevo che stavo realizzando qualcosa di davvero, davvero speciale. Quindi non avrei mai accettato un no come risposta. Ma non capivano quello che avevano. Lo giri e poi monti il film e fai il mix. E quando sei a metà, tutti ti dicono che è troppo lento".
Il regista ha poi proseguito: "Devi imparare, come regista, che non puoi ascoltare nessuno. Sapevo che stavo realizzando qualcosa di davvero, davvero speciale. E ora è uno dei film di fantascienza più importanti mai realizzati a cui tutti si ispirano. Ogni dannato film".
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Una visione a distanza di anni
Scott ha inoltre rivelato: "Non avevo visto Blade Runner per 20 anni. Davvero. Ma l'ho visto da poco. E non è lento. L'informazione che ti sta arrivando è così originale e interessante, si parla di creazioni biologiche e di attività mineraria fuori dal mondo che, in quel periodo, dicevano fosse un elemento stupido. Io dico: 'Andate a farvi fottere'".