Il dibattito sulla natura del protagonista di Blade Runner ha raggiunto un punto fermo. La star Harrison Ford ha ammesso di aver sempre saputo che Rick Deckard era un replicante, stravolgendo così quanto dichiarato in precedenza.
Il regista di Blade Runner, Ridley Scott, ha a lungo sostenuto di credere che Deckard fosse davvero un replicante. Al contrario, finora Harrison Ford aveva respinto questa idea. Tuttavia, l'attore ottantenne ha cambiato versione durante una recente intervista video con Esquire.
"Ho sempre saputo di essere un replicante", ha detto Ford. "Ma respingevo questa idea. Penso che un replicante vorrebbe credere di essere umano. Almeno, lui lo credeva."
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Rick Deckard è davvero un replicante?
Gran parte del dibattito se Deckard sia un replicante o meno si basa sul "sogno ad occhi aperti dell'unicorno" presente nel montaggio del regista del 1992 e nel Final Cut di Blade Runner del 2007. Ridley Scott ha dichiarato che la sua intenzione era che la scena suggerisse che Deckard era davvero un replicante e che il sogno ad occhi aperti era stato impiantato. Ma in un primo tempo Harrison Ford non era affatto d'accordo tanto da dichiarare nel 2006:
"Quello è stato tema di discussione tra me e Ridley all'epoca. Pensavo che il pubblico meritasse un essere umano sullo schermo con cui stabilire una relazione emotiva. Pensavo di aver ottenuto il consenso di Ridley, ma in realtà sospetto che avesse qualche riserva al riguardo. Penso che volesse davvero avere entrambe le cose". In un'intervista del 2009, Scott aveva suggerito che Ford potesse aver cambiato idea sulla questione. Nel 2017, tuttavia, il regista di Blade Runner 2049 Denis Villeneuve ha affermato che Scott e Ford stavano ancora discutendo sul tema Umano/replicante.
Ovvio che il tema continui a far discutere se si pensa che nel libro da cui la storia è tratta, Gli androidi sognano pecore elettriche? del 1968, Philip K. Dick. Dick ha descritto Rick Deckard esplicitamente come umano nel libro. Va detto, però, che l'adattamento di Ridley Scott si prende numerose libertà rispetto al materiale originale. Anche così, lo sceneggiatore del film del 1982, Hampton Fancher, afferma di aver scritto Rick Deckard pensando a lui come un essere umano e ha defitoo l'idea di Scott per il personaggio "troppo complessa".