Sono tanti gli ostacoli che possono frapporsi tra un film e la sua realizzazione, come ci ha mostrato il 2020. Tuttavia, prima dello scoppio di una pandemia globale, qualcosa come una polmonite non sarebbe bastata per fermare professioniste come Scarlett Johansson e Florence Pugh dal girare il tanto atteso Black Widow.
A raccontare come sono andate le cose in questo caso è stata la regista del film Marvel con protagonista Natasha Romanoff, Cate Shortland, che ai microfoni di The Gentlewoman (via IndieWire) ha spiegato come è stato girare il cinecomic e quanto quattro mesi di riprese passando tra una location e l'altra - Norvegia, Marocco, Regno Unito e Stati Uniti - a ritmi piuttosto sostenuti abbia richiesto un grande sforzo da parte di cast e crew.
"È stato come se ci trovassimo nell'esercito. Una volta arrivati a fine riprese, Scarlett Johansson e Florence Pugh stavano girando con la polmonite".
Ma non per questo la stoica interprete di Natasha Romanoff ha mostrato meno grinta sul set.
"È totalmente modesta e senza pretese" ha continuato Shortland, elogiando la Johansson "E ciò la rende una persona davvero divertente con cui lavorare. Un momento la vedi scherzare con il tuttofare, un altro con gli assistenti. non c'è gerarchia. Apprezza le persone in quanto tali, e riesce a sua volta a farle sentire apprezzate".
Black Widow arriverà quest'estate sugli schermi del cinema e degli abbonati Disney+, che avranno modo di vedere il film anche dal divano di casa propria grazie al Premium Access del servizio (previo costo aggiuntivo per la fruizione del titolo).