Charlie Brooker, il creatore della fortunata serie di fantascienza Black Mirror, è stato protagonista di un episodio distopico in circostanze del tutto inattese: stando a un'intervista, infatti, lo sceneggiatore e sua moglie hanno deciso di disattivare Alexa, l'assistente virtuale ideato da Amazon, dopo che il figlio della coppia ha inavvertitamente chiamato Charlie con il nome del dispositivo anziché "papà".
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"Un giorno nostro figlio è entrato in casa e ha detto 'Alexa - voglio dire, papà'", ha spiegato la moglie di Brooker, la conduttrice televisiva Konnie Huq, intervistata dal Sunday Times Magazine. L'episodio fa abbastanza sorridere conoscendo il percorso professionale del produttore e sceneggiatore, abituato a esplorare le conseguenze negative della tecnologia moderna in Black Mirror, raccontando futuri non tanto lontani da ciò che stiamo vivendo nel presente.
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Recentemente Netflix ha messo a disposizione la quinta stagione dello show, mentre alla fine del 2018 è stato caricato lo speciale interattivo Black Mirror: Bandersnatch, riflessione sul libero arbitrio dove le azioni dei personaggi sono dettate dallo spettatore. Alcune puntate delle prime due stagioni sono state oggetto di analisi anche per la loro somiglianza con eventi reali: Vota Waldo!, finale della seconda annata, ha anticipato a detta di alcuni la presidenza di Donald Trump, mentre il primissimo capitolo, Messaggio al Primo Ministro, racconta di un primo ministro britannico costretto a fare sesso con un maiale, quattro anni prima dello scandalo noto come Piggate (si sosteneva che l'allora primo ministro del Regno Unito, David Cameron, avesse usato a fini sessuali la testa di un maiale morto ai tempi dell'università, per un rituale di iniziazione). Nel secondo caso, Brooker ha affermato di non aver mai sentito voci su Cameron prima del 2015, dopo che la puntata era stata trasmessa, mentre nel primo ha condiviso l'opinione di critici e fan con una punta di amarezza tipica della sua visione del mondo.