Durante un'intervista Alessandro D'Avenia, scrittore del romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue su cui è basata l'omonima pellicola di Giacomo Campiotti con protagonisti Filippo Scicchitano e Luca Argentero, ha dichiarato di non riuscire a guardare una scena del film.
"C'è una scena che non riesco a guardare, che devo chiudere gli occhi altrimenti mi commuovo: quando Leo e Beatrice, già malata, ballano nella stanza di lei." Ha spiegato Alessandro. "Il ballo è un grande simbolo dell'armonia dell'universo e loro con quella danza lenta ricreano quell'armonia nonostante la ragazza sia ammalata. È un duro colpo per un amore che si vorrebbe per sempre, ma destinato a finire."
Alla domanda del giornalista: "Che cosa prova nel vedere il suo libro sul grande schermo?", l'autore ha risposto: "Una grande emozione. Quest'anno porto alla maturità i ragazzi che hanno letto il libro quando era ancora in stato embrionale, scritto su fogli a computer. La storia del libro è quindi una storia di compimento, come quella dei miei alunni che, arrivati alle superiori a 13 anni, hanno sogni piccolissimi, si misurano all'interno delle loro camerette, per poi crescere durante gli anni."
Alessandro D'Avenia ha concluso l'intervista raccontando un aneddoto e dicendo di essere estremamente soddisfatto del casting di Bianca come il latte, rossa come il sangue: "Nessuno sarà mai bello e bravo come Argentero. Ha portato sullo schermo un professore che crede ancora in quello che fa, un professore che non è depresso. Poi una volta Luca è venuto a sorpresa in classe: le mie alunne sono state timidissime, chiedevano il permesso per fare una foto, per avere un autografo. Invece le mie colleghe gli sono letteralmente saltate addosso."