Bette Midler è stata presa di mira sui social media dopo aver scritto un tweet sulla "cancellazione" delle donne in seguito alla decisione della Corte Suprema di ribaltare Roe v. Wade: i commenti dell'attrice, che alcuni hanno bollato come anti-trans, sono stati recentemente chiariti dalla stessa Midler.
Domenica, in quello che sembrava essere un riferimento alla notizia sulla sentenza sull'aborto, la Midler ha twittato: "Donne del mondo, ci stanno spogliando dei nostri diritti sui nostri corpi, le nostre vite e persino il nostro nome! Non ci chiamano più 'donne'; ci chiamano 'persone che partoriscono' o 'mestruatrici' e persino 'persone con vagine'! Non lasciate che vi cancellino! Ogni essere umano sulla terra è in debito con voi!"
Il tweet ha scatenato una tempesta di polemiche, ottenendo più di 20.000 risposte, in molte delle quali la star veniva criticata per l'uso di un linguaggio che alcuni considerano anti-trans. Alcuni utenti hanno accusato l'attrice di essere una "TERF", ovvero una femminista radicale trans-escludente.
Bette Midler, nel tentativo di fornire un contesto al suo tweet, ha condiviso un articolo del New York Times di Pamela Paul sul suo account, in cui si afferma che l'estrema destra e l'estrema sinistra hanno trovato l'unica cosa su cui possono essere d'accordo: "le donne non contano". Nel condividere il link, la Midler ha twittato: "GENTE DEL MONDO! Il mio tweet sulle donne era una risposta a questo pezzo affascinante e ben scritto del NYT. Non è transfobico, non volevo escludere nessuno, non si trattava di quello."