Berlinguer: a Roma proiezione interrotta a causa di urla e insulti

Bianca Berlinguer ha condiviso online il racconto di quanto accaduto in una sala di Roma durante la proiezione del film di Andrea Segre.

Una foto del film Berlinguer

Bianca Berlinguer ha condiviso i dettagli di quanto accaduto a Roma durante una proiezione del film, diretto da Andrea Segre, Berlinguer - La grande ambizione.
Con un post sui social, la giornalista ha denunciato l'episodio avvenuto sabato scorso, invitando i suoi follower a "trarre le proprie conclusioni".

Il racconto di quanto accaduto a Roma

Il 9 novembre, durante la proiezione di Berlinguer. La grande ambizione nella sala 3 del Cinema Atlantic, situato in via Tuscolana, è infatti avvenuta l'irruzione di almeno quattro ragazzi, di circa 15 anni. I giovani erano incappucciati e il messaggio ricevuto dalla giornalista spiega: "Erano probabilmente già da prima all'interno del cinema, forse in un'altra sala. Hanno disturbato la proiezione camminando, passando nello spazio davanti allo schermo, parlando ad alta voce, con lucette accese e sputando a terra. Poi sono usciti dalla sala e hanno aperto le porte verso l'esterno per far entrare altri ragazzi, diventando in totale 8-10, uno dei quali con un monopattino. Hanno urlato "comunisti di merda" e insultato una ragazza straniera".

La situazione ha quindi portato all'interruzione della proiezione su richiesta del pubblico in sala, mentre una signora ha deciso di chiamare il 112: "Sono intervenuti due dipendenti del cinema e i ragazzi sono scappati via. Quando sono arrivati i carabinieri, hanno redatto un verbale e hanno detto che probabilmente si trattava di "ragazzate". Pare che sia la prima volta che accade una cosa del genere in questo cinema".

I dettagli del film

Il lungometraggio diretto da Segre - di cui potete leggere la recensione - porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all'assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del "compromesso storico", il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.
Il ruolo principale è interpretato da Elio Germano e nel cast ci sono, tra gli altri, da Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Fabrizia Sacchi.