La giuria della 64esima Berlinale si è già riunita davanti alla stampa, questa mattina, per dare ufficialmente il via alla nuova edizione del Festival, che oggi debutta nella capitale tedesca con The Grand Budapest Hotel, il nuovo film di Wes Anderson che viene presentato in concorso.
A James Schamus è stato affidato l'incarico di guidare la giuria formata da Barbara Broccoli, Trine Dyrholm, Mitra Farahani, Greta Gerwig, Michel Gondry, Tony Leung e Christoph Waltz, che valuterà tutti i film della sezione competitiva che saranno presentati da oggi fino al termine della manifestazione, e che stasera presenzieranno al gala di apertura del Festival insieme a Wes Anderson e buona parte degli interpreti del suo film, Ralph Fiennes, Saoirse Ronan, Bill Murray, Tilda Swinton, Edward Norton, Jeff Goldblum, Léa Seydoux, Willem Dafoe, tra gli altri.
The Grand Budapest Hotel arriverà nelle sale italiane il 20 marzo ed è incentrato su Monsieur Gustave (Fiennes) che tra la prima e la seconda guerra mondiale lavora come portiere presso un leggendario albergo e insieme al suo amico Zero Mustafa si ritroverà coinvolto in una questione relativa ad un'opera d'arte di valore inestimabile e negli scontri per un'ingente eredità familiare.
Gustave ovviamente conosce tutti i segreti degli ospiti dell'hotel, e in particolare le signore gli sono talmente grate che una di loro, Madame D. (Tilda Swinton) gli fa un regalo importante che sarà fonte di guai.
Un altro titolo interessante, almeno sulla carta, viene presentato nella sezione Panorama: il vietnamita Nuoc, diretto da Nguyen-Vo Minh è ambientato nel 2030, in un Vietnam del Sud ridotto a scenario desolato dai cambiamenti climatici. La regione è stata quasi completamente evacuata, ma Sao e suo marito Thi si rifiutano di andarsene, e continuano a vivere su una casa galleggiante. Quando l'uomo viene ucciso, sua moglie si farà assumere presso una fattoria galleggiante di proprietà di una multinazionale che insieme ad altre sta lavorando a progetti segreti per coltivare verdure (che ormai sono una rarità), convinta che le ragioni dell'omicidio di Thi si nascondano proprio all'interno della struttura. Il mistero si infittisce quando si scopre che a guidare le ricerche scientifiche è un ex-amante di Sao.
La sezione Forum invece apre i battenti con il documentario Exhibition: In the Similkameen diretto dal canadese Tyler Hagan.