Ancora una giornata quasi tutta in rosa per la 63esima edizione del Festival di Berlino, con due dei tre film in concorso, incentrati su figure femminili, ma soprattutto con i film presentati nella sezione Panorama, che presentano al pubblico della kermesse altri tre ritratti di donne, tutti diversi.
A contendersi l'Orso d'Oro, oggi, ci sono Bruno Dumont con Camille Claudel, 1915, interpretato da Juliette Binoche e incentrato sulla scultrice francese che fu internata in manicomio dai suoi familiari e Steven Soderbergh con Side Effects, un thriller psicologico che vede al centro della trama una donna costretta ad assumere molti farmaci per tenere a freno l'ansia e che si ritrova accusata dell'omicidio di suo marito. Nel cast della pellicola - che punta l'indice contro le macchinazioni delle case farmaceutiche - figurano Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta-Jones e Channing Tatum. Terzo e ultimo film in concorso oggi è Closed Curtain (Pardè) di Jafar Panahi e Kambuzia Partovi, che figurano anche nel cast di questa storia, che vede protagonisti due fuggitivi che si rinchiudono in una casa abbandonata. Da qualche anno ormai, il Festival è affettivamente legato a Panahi e non manca mai di offrirgli spazio all'interno della kermesse, che si tratti di un posto (vuoto) in giuria o in cartellone, o di lanciare un ulteriore appello perchè al filmaker iraniano sia libero di potersi esprimere nel suo paese e soprattutto di lavorare e partecipare ai festival.
Abby è la protagonista di Concussion, diretto da Stacie Passon, una lesbica che vive una vita serena accanto a sua moglie e i loro bambini, che vede la sua vita completamente rivoluzionata dopo che riceve un colpo sulla testa, durante una partita di baseball con i suoi figli. Analia invece è la protagonista di Habi, the Foreigner di Maria Florencia Alvarez, una donna che dopo aver assistito ad un funerale musulmano resta affascinata dalla cultura dell'Iran al punto da fingere di essere lei stessa iraniana e cambiare il suo nome in Habi. L'incontro con un giovane libanese - che la scambia per sua sorella scomparsa - renderà il cambio di identità di Analia ancora più drastico.
La terza e ultima donna di Panorama invece è Chloe, una giovane ostetrica canadese protagonista di Inch´Allah di Anaïs Barbeau-Lavalette. Chloe lavora in un campo di profughi palestinese situato in Cisgiordania e durante il suo incarico viene a contatto con la realtà del conflitto e del modo in cui le persone ne restano segnate.
Nella stessa sezione infine, viene presentato il documentario Gut Renovation di Su Friedrich incentrato sullo stravolgimento urbanistico di Williamsburg, un sobborgo di Brooklyn.
Di seguito trovate il nostro video diario della quinta giornata di Festival. Buona visione!