Ben Platt, star di film come Dear Evan Hanesen e della serie The Politician, è tornato a Broadway con il revival di Parade e ha condannato pubblicamente le manifestazioni antisemite organizzate all'esterno del teatro in occasione del debutto dello spettacolo.
In alcuni video apparsi online si vedono delle persone nei pressi del Bernard B. Jacobs Theater con dei cartelli in cui si definiscono Leo Frank, la cui storia è raccontata in scena, un "pedofilo ebreo".
Una persona, che sembra sia membro del gruppo neo-nazista The National Socialist Movement, è stata ripresa mentre chiede a chi stava per entrare a teatro: "Volete la verità su chi state andando a vedere stasera? State pagando 300 dollari per andare a celebrare un pedofilo, dovreste sapere di cosa state parlando".
Ben Platt è intervenuto sulla questione su Instagram spiegando: "Per chi non lo sapesse, ci sono stati alcuni neo-nazisti di un gruppo davvero disgustoso che hanno protestato fuori dal teatro, e hanno infastidito alcuni dei nostri spettatori che stavano arrivando, dicendo delle dichiarazioni antisemite su Leo Frank, la persona alla base del nostro show, e diffondendo la retorica contro gli ebrei".
L'attore ha sottolineato: "Si è trattato di una situazione davvero brutta e spaventosa, ma al tempo stesso un meraviglioso reminder del motivo per cui stiamo raccontando questa storia in particolare e di come sia speciale e potente l'arte e, soprattutto, il teatro. Mi ha fatto sentire ancora più grato nell'essere la persona che ha l'opportunità di raccontare questa storia e ricordare l'importanza di Leo".
La giovane star ha inoltre ringraziato lo staff del teatro per aver assicurato la sicurezza di tutte le persone impegnate nello spettacolo e degli spettatori.
Parade racconta la storia di Leo Frank, un industriale che venne falsamente accusato di aver violentato e ucciso la tredicenne Mary Phagan, che lavorava per lui. L'uomo venne condannato all'ergastolo prima di venir rapito e linciato dalla folla inferocita. L'attenzione data al caso e al processo aveva scatenato un'ondata di antisemitismo e alla nascita dell'Anti-Defamation League, oltre ad aver alimentato il ritorno del KKK.