Stasera su Rete 4, alle 21:22, appuntamento con Ben Hur, il colossal diretto nel 1959 da William Wyler, con Charlton Heston, ispirato all'omonimo romanzo del generale Lew Wallace, che narra la storia di una vendetta: quella del principe ebreo Giuda Ben-Hur sul suo vecchio amico d'infanzia, il tribuno romano Messala.
Durante l'impero di Tiberio, a Gerusalemme, il centurione Messala (Stephen Boyd), capo di una legione romana, fa imprigionare e ridurre in schiavitù il nobile Ben Hur (Charlton Heston), un tempo suo amico.
Dopo tre anni, passati come rematore su di una nave, Ben Hur torna libero con una sola idea in mente: vendicarsi.
Mai film, dopo la seconda guerra mondiale, era stato lungo e costoso quanto Ben Hur, per cui la MGM arrivò a spendere ben 15 milioni di dollari, cifra davvero enorme per l'epoca. Ampiamente ripagata però dagli incassi: al netto dell'inflazione e dei prezzi dei biglietti dell'epoca, si stima che il colossal storico abbia guadagnato oltre 720 milioni di dollari, e soltanto al botteghino USA.
Fu con la stagione dei premi, però, che il film di Wyler ripagò l'impegno profuso da tutti coloro che vi avevano lavorato (in primis di Sam Zimbalist, il produttore che morì durante le riprese: si disse che la prematura scomparsa fosse dovuta al troppo stress accumulato per la lavorazione travagliata del colossal, soprattutto in fase di scrittura).
Nella notte degli Oscar del 1960, mentre A qualcuno piace caldo si portava a casa la statuetta per i migliori costumi in un film in bianco e nero, Ben Hur trionfava stabilendo un record, fino ad oggi raggiunto - da Titanic e Il signore degli anelli - Il ritorno del re - ma mai superato: 11 premi vinti su 12 nomination.